Xein Vs. Yalet

Time to Fight!

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  1. Kaze no Klonoa
     
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    Scontro Amichevole
    Xein della Tempesta Vs Kairava Yalet
    Luogo dello scontro:
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    Condizioni di vittoria: HP dell'avversario uguali a 0; HP superiori dell'avversario a fine MP


    CITAZIONE
    Narrato
    «Parlato»
    "Pensato"

    Chapter 05: Una battaglia dopo l'altra!


    Un'altro giorno all'insegna del viaggio, dell'allenamento, dell'avventura. Erano passati ormai un paio di mesi dalla sua partenza dal suo villaggio e Xein aveva già imparato tante cose: aveva affrontato solo due avversari, ma erano stati forti e valorosi. Con uno di loro, addirittura, doveva ancora saldare il conto, per il pareggio verificatosi. A quest'ora, forse, lui era diventato fortissimo. Forse lo superava tranquillamente. Doveva allenarsi. Dopo il torneo e lo scontro con Aikent, altro pirata valente, che combatteva di certo per un alto ideale, aveva poltrito un po', anche se aveva acquistato degli oggetti interessanti. Ora aveva bisogno di aumentare la sua forza e gli serviva allenamento. Per lui il migliore allenamento era la vita di tutti i giorni, camminando in zone desolate e viaggiando, si abituava a procurarsi il cibo combattendo contro bestie feroci o arrampicandosi su altissimi alberi. Poteva così allenarsi tutti i giorni. Ma quella volta qualcosa sarebbe stato diverso. Stava camminando tranquillamente tra l'erba alta della savana in cui era capitato. Stava pensando a voce alta, facendo anche delle smorfie, tanto non lo vedeva nessuno.

    «Per ora non ho collezionato nemmeno una vittoria... com'è possibile! Eppure mi sono sempre impegnato al massimo in ogni sfida. Non va bene, devo combattere ancora... prima o poi riuscirò a... ferma un po'... Xein, cos'hai imparato nel tuo viaggio fin'ora: Non conta vincere, ma combattere al meglio. Non devi pensare alle sconfitte, ma all'esperienza che hai preso da ogni battaglia. Il resto non conta. Mmh?!»

    Emise un piccolo suono di stupore quando aprì gli occhi dalla sua posizione di pensiero, la quale aveva gli occhi chiusi, incurante di andare a sbattere contro un albero. Gli era sembrato di udire dei passi. Chi altro poteva aggirarsi nella savana? Un pensiero colpì subito Xein e, insieme al pensiero una speranza. Si avvicinò alla sagoma dalla quale proveniva il suono di passi. Cercò di scovare se avesse delle armi addosso, mentre la sua Battle Mode era già pronta all'uso. Poté vedere che aveva qualcosa che sporgeva dalla spalla sinistra. Analizzò meglio quell'oggetto man mano che si avvicinava. Era il manico di una spada, senza ombra di dubbio. Si trattava dunque di un altro spadaccino. Le spade andavano decisamente di moda! Per adesso Xein non aveva incontrato altro che spadaccini. Ma non era questo il punto. Una volta abbastanza vicino, poté parlare con l'uomo dinnanzi a lui. Cercò di trattenere la Battle Mode e parlò con rispetto verso colui che aveva di fronte.

    «Salve. Immagino che anche lei sia un combattente, data la spada che porta con sè. Mi presento il mio nome è Xein, Xein della Tempesta. E' anche lei qui per allenamento? Oppure sta semplicemente viaggiando?»

    Chiese il giovane con aria tranquilla. Non sapeva che tipo di persona aveva davanti e non trattandosi di una situazione da torneo come quella in cui si era trovato precedentemente, non era il caso di esordire con la Battle Mode che, con la sua irruenza e voglia di combattere, poteva offendere una persona, specie se questa tendeva a ritenere le persone come quella "maniaci del combattimento". Beh, d'altra parte, Xein riteneva quel lato di sé la sua personalità più pazza...
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    HP: 150/150
    MP: 200/200
    Oggetti Rimasti:
    Aculei d'Istrice [x1]
    CITAZIONE
    gli aculei vengono usati soprattutto per la difesa, si devono inserire all'interno di un muscolo e quando si ha bisogno di una difesa, tutto il corpo si riempie di aculei fermando l'attacco (lieve, media, alta), una volta usati cadono a terra, ma possono essere recuperati e riutilizzati in un altro combattimento (gli aculei possono essere utilizzati solo una volta in combattimento). Se usati con una tecnica, aumentano gli effetti di 10 mp.

    Fagiolo Bianco [x1]
    CITAZIONE
    ricarica di 10 hp

    Condizione Fisica: Perfetta
     
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  2. Lord Yalet
     
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    Narrato
    "Parlato"
    Pensato


    Yalet aveva appena ricevuto un ordine diretto dal suo capitano per una missione in mare, ma la data di partenza era ancora incerta e oscillava tra il giorno seguente ed il successivo. Per non perdere tempo e per non farsi trovare impreparato, si era subito messo in viaggio con lo scopo di raggiungere con largo anticipo il porto da cui sarebbe salpato insieme ai suoi compagni. Durante la sua breve permanenza al villaggio sul mare si sarebbe guardato in giro, avrebbe girato per botteghe nel tentativo di scovare qualche articolo interessante da portare con sé nell'imminente viaggio. L'anticipo era anche dovuto al fatto che il luogo di incontro non si trovava proprio vicino all'isola su cui aveva preso residenza, e per raggiungerlo avrebbe dovuto farsi venti o trenta chilometri a piedi. Dato che camminare lo rilassava, specialmente attraversando nuovi paesaggi, si mise in marcia la mattina presto e giunse, sul far delle dieci, in un luogo alquanto desolato.

    La savana che gli si presentò davanti, focosa e selvaggia, si estendeva fino a poco prima dell'orizzonte, ed era delimitata, verso est, da una fascia di colline scure a causa della vegetazione che vi cresceva, più folta rispetto a quella della pianura antistante. Sporadicamente, qualche albero faceva capolino dal terreno, delineando insieme agli altri, con i loro fusti miseri e neri, adornati di spogli rami sfoglieggiati, una specie di ombrosa processione di solitari esseri malinconici. Un panorama un po' tetro, a dir la verità, nonostante il cielo terso e il sole brillante. E poi c'era il silenzio: innaturale, assordante, oppressivo, graffiato dagli ossessivi cicalii degli insetti. Anche amando vagabondare per le lande, Yalet non poté fare a meno di esprimere un risentito disappunto per quel paesaggio così muto, che lo faceva sentire stranamente a disagio. Era sicuro che nessuno avrebbe mai avuto l'idea di passare di lì, quand'ecco che scorse, poco più in là, un ragazzo dall'aspetto decisamente inconsueto.

    Cos'era quella? Una specie di enorme cravatta color magenta, in tinta con i capelli vermigli e ribelli, che incorniciavano occhi svegli in cui si poteva chiaramente notare un fiamma d'ardore combattivo. E poi, i pantaloni, all'araba, scuri come i polsini dall'aria greve. Un abbigliamento decisamente esuberante, da cui Yalet dedusse alcuni tratti del giovane che gli si era parato davanti: colori così violenti indicano un'inclinazione all'aggressività, un'indole instancabile e piena di forza vitale; i rinforzi ai polsi e le fasce sulle caviglie, sebbene parzialmente nascoste dalle blandizie ricadenti dei calzoni, evidenziavano un allenamento persistente e un atteggiamento particolarmente versato allo scontro. Da questa breve osservazione, Yalet si sarebbe aspettato tutt'altro esordio da quello che attualmente si fece sentire:

    CITAZIONE
    "Salve. Immagino che anche lei sia un combattente, data la spada che porta con sè. Mi presento il mio nome è Xein, Xein della Tempesta. E' anche lei qui per allenamento? Oppure sta semplicemente viaggiando?"

    Spiazzato dalla tranquillità con cui Xein iniziò a parlare, prestò particolarmente attenzione alle parole che questi pronunciò. Allenamento? Esitò un istante, si guardò attorno, facendo scorrere l'occhio su tutto l'orizzonte visibile: quell'ambiente non era proprio uno dei primi che gli sarebbero venuti in mente per allenarsi. Certo, se lo sarebbe aspettato da un Seifer, ma, a suo dire, avrebbe preferito l'alto delle montagne rosse della sua isola, Kelaasa. Evidentemente il ragazzo si riferiva ad un particolare tipo di addestramento, uno che, per esperienza, conosceva bene. Distogliendo l'attenzione dai propri pensieri, rispose:

    "In verità, sono solo di passaggio."

    Questa lapidaria frase fa l'unica risposta di Yalet. Gli parve, tuttavia, di aver deluso troppo rapidamente lo spirito di Xein, a cui cercò di prestare maggiore attenzione, e di non pensare eccessivamente alla propria missione, per la quale era fin troppo in anticipo. Infatti, aveva notato molto bene l'argomento con cui l'altro aveva esordito: la sua prima osservazione si era focalizzata sul fatto che Yalet portasse con sé un'arma, il che non implicava necessariamente che egli fosse un guerriero, nonostante lo auspicasse con ogni probabilità. Inoltre, anche la sua prima domanda proveniva dallo stesso ambito, il combattimento. Da questi elementi, lo spadaccino dedusse che Xein era in cerca di un confronto. Poteva sopportare uno scontro subito prima di una missione? In questo caso sì: si sarebbe recato in un ambulatorio non appena arrivato in città.

    "Ti vedo particolarmente attento al mio equipaggiamento, ragazzo. E scorgo in te l'ardore della battaglia." - sorrise - "Posso intuire cosa tu stia facendo in questo luogo desolato, e posso intuire anche che incontrare un altro combattente non ti faccia altro che piacere. Cerchi il confronto, giusto?"

    Intravide un guizzo negli occhi di Xein.

    "In questo caso, Lord Kairava Yalet sarà felice di duellare con te."

    Anche dopo aver pronunciato queste parole, Yalet rimase fermo, e non accennò a muovere le mani guantate verso le proprie armi. Sarebbe stato riprovevole iniziare uno scontro quado non era ancora del tutto sicuro delle intenzioni di Xein; inoltre, non era stato lui ad intavolare la conversazione, e non avrebbe certo rivendicato per sé il diritto di attaccare per primo. Sperava soltanto di poter capire qualcosa di più del suo avversario dalla sua prima mossa.

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    HP: 150 / 150
    MP: 200 / 200
     
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  3. Kaze no Klonoa
     
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    Xein ascoltò la risposta di Yalet. Sì, aveva visto giusto, si trattava di un combattente, ma doveva essere di tutta un'altra categoria. Non era come il giovane lottatore, il cui spirito combattivo doveva addirittura essere nascosto, se non si voleva che il pirata attaccasse briga con chiunque. Ovvio, questo era deducibile solo guardando solo l'aspetto dei due combattenti: Xein era sempre stato sprizzante di energia e dimostrava quest'atteggiamento con quell'abbigliamento stravagante, basti vedere la cravatta gigantesca e fuori luogo. Molti gli avevano detto che era buffo, ma lui non se ne curava: adorava vedere gli altri ridere. Al contrario l'uomo che aveva di fronte sembrava più un nobile, un "pirata gentiluomo" per così dire, con un aspetto che con quei colori più scuri, tendenti al blu, e un mantello, uniti al modo in cui li portava. Tutto un altro stile. Ma era meglio così: essere diversi rende unici, no?

    Yalet concluse la sua introduzione, disponendosi lui stesso per uno scontro. Evidentemente aveva capito le intenzioni del giovane. Il calore del sole, che probabilmente stava dando un po' di fastidio a tutti e due, fu interrotto da una breve folata di vento freddo. Questo sembrò portarsi via il lato di Xein che si stava controllando, lasciando dentro al corpo del ragazzo solamente lo spirito combattivo. Nonostante tutto, non essendo il vento la vera causa del cambiamento, Xein, quello tranquillo, riuscì a lasciare dentro al suo comportamento un minimo di cortesia, dato che l'avversario non sembrava uno scalmanato come quelli che aveva affrontato fin'ora. Con un gesto fulmineo, il pirata si portò in posizione da combattimento, che dava già conferma dell'aver accettato la sfida. Il lottatore aveva le gambe divaricate, saldamente piantate nel terreno, stabili come alberi. Le braccia coprivano il viso con una guardia parallela, lasciando lo spazio per vedere l'avversario. Il busto era dritto, leggermente inclinato verso avanti. Quindi parlò a Yalet, con occhi adesso diversi, poiché il pirata era andato in "Battle Mode":

    «Molto bene, Signor Kairava Yalet, vedo che ha capito le mie intenzioni immediatamente. Allora non perdiamo tempo!»

    Esclamò il ragazzo con tono deciso. In quel momento, per qualche ragione, il rumore degli insetti cessò per un istante, come se fossero tutti stati incuriositi dall'imminente scontro che stava per avvenire. Xein fissava ora negli occhi il suo avversario, pronto a capire cosa avesse in mente. Probabilmente l'avversario stava già pensando di lui come un "maniaco del combattimento": si era posizionato prima ancora di rispondere. Beh, aveva ragione... ma tra poco anche quei pensieri non avrebbero avuto più importanza: il combattimento stava per cominciare!

    «Forza, a te la prima mossa!»
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    HP: 150/150
    MP: 200/200
    Oggetti Rimasti:
    Aculei d'Istrice [x1]
    CITAZIONE
    gli aculei vengono usati soprattutto per la difesa, si devono inserire all'interno di un muscolo e quando si ha bisogno di una difesa, tutto il corpo si riempie di aculei fermando l'attacco (lieve, media, alta), una volta usati cadono a terra, ma possono essere recuperati e riutilizzati in un altro combattimento (gli aculei possono essere utilizzati solo una volta in combattimento). Se usati con una tecnica, aumentano gli effetti di 10 mp.

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  4. Lord Yalet
     
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    E' ansioso di iniziare, è un lottatore, possiede un'ardore fuori del comune. Nonostante ne avesse avuto l'occasione, tuttavia, Xein non fece alcuna mossa, ma si limitò a porsi in posizione di battaglia piantandosi saldamente sul terreno. Questo atteggiamento iniziale, come fosse un'esitazione, suggerì a Yalet una strategia da usare. Il suo nemico prometteva di essere fisicamente potente e tecnicamente impeccabile, eppure aveva preferito farlo iniziare, evidentemente per avere la possibilità di osservare, per primo, come si muovesse il nemico. Orbene, non aveva altra scelta che accettare cortesemente e, molto meno cortesemente, dare fuoco alle polveri.

    Lentamente, si tolse il mantello e lo poggiò su una roccia lì vicino, avendo cura di piegarlo affinché non si sgualcisse. Ritornò poi di fronte all'avversario, senza però dar cenno di voler iniziare - le spade ancora racchiuse dalla guaina protettiva. Cercò di dare l'impressione di essere totalmente calmo e di avere la situazione sotto controllo. Questo, in parte, era vero, poiché di natura tendeva a non scuotersi più di tanto per qualsivoglia evento; era meno veritiero il fatto che possedesse il controllo della situazione, in quanto non aveva ancora iniziato a combattere ed era molto incerto sulla probabile tecnica avversaria. Decise, quindi, di iniziare con una diversione:

    Arte della Ninfea: Spirit
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    Arte della Ninfea: Spirit (Lieve)
    Yalet aumenta ad espande il proprio spirito, e viene percepito dal nemico come un avversario molto più temibile. Per accentuare questa suggestione, effettua, a intervalli irregolari, fulminei scatti e cambi di posizione (l'abilità acrobatica gli permette anche di camminare su superfici inclinate, accidentate o verticali), che disorientano il bersaglio e aumentano il senso di disagio. Forte di questo possibile vantaggio, Yalet si porta, con l'ultimo scatto, dietro al nemico e sferra un colpo di taglio alla gola.
    Se la suggestione riesce, la tecnica risulta in una alterazione dello status nemico in Disorientato/Spaventato, la quale influenza ogni sua azione: le mani tremano, la presa diventa meno salda, la mira diminuisce e così pure la precisione degli attacchi.
    Se Yalet usa Copying Reflexes o Deadly Reflexes durante l'alterazione di stato, riesce ad anticipare meglio le mosse nemiche.


    Sfruttò il fatto che Xein lo fissasse per rendere la suggestione ancora maggiore. Il cicalìo degli insetti cessò all'istante e non diede cenno di ripresa. Le aride sterpaglie che crescevano lì intorno furono compe piegate da un vento invisibile, intangibile, inudibile. Una calma innaturale sembrava circondare Yalet, che, con i suoi gesti lenti, rendeva il tutto ancora più surreale. La pupilla dell'occhio che osservava Xein si fece più larga, e, quando Yalet prese a camminare, i suoi passi sembravano macigni, solitari rombi risuonanti in quegli interminati spazi e sovrumani silenzi. Pareva che tutto andasse al rallentatore; d'un tratto, scomparve.
    Anzi, fu come se scomparisse, dato il contrasto tra la repentinità del movimento e l'atmosfera melensa che aveva creato con la suggestione. In realtà si era spostato... su un albero: se ne stava lì, a braccia conserte, troneggiante dall'alto, a scrutare l'avversario. Poi lo fece ancora: ora si trovava all'estrema destra di Xein, scostato da quello di circa otto metri. Si rimise a camminare e... di nuovo, si mosse rapidamente. Stavolta era proprio dietro il nemico, con le spade sguainate. Sferrò un sottile e preciso colpo di taglio alla gola: essendosi piantato così saldamente per terra, schivare sarebbe stato meno facile.

    Ma non era soddisfatto. Da quella posizione poteva usare un'altra tecnica ottima contro un lottatore: silenziosa, apparentemente innocua.

    Arte della Ninfea: Mortal Prick
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    Arte della Ninfea: Mortal Prick (Media)
    Attacco da usarsi a distanza ravvicinata: Yalet allarga le braccia e pone le spade in modo che siano entrambe parallele ai suoi avambracci e rivolte verso lo stesso punto - la testa del nemico. A questo punto, esegue un leggerissimo e velocissimo movimento con le punte delle lame in modo da colpire entrambe le tempie dell'avversario, il quale, tuttavia, non si accorgerà di nulla e non percepirà nessun dolore sul momento. A questa azione seguono una serie di balzi all'indietro per portarsi fuori dalla portata del nemico. Solo dopo pochi secondi, il dolore si farà sentire acutissimo e insopportabile, ma di breve durata. La stessa sensazione si ripeterà due o tre volte a ritmo variabile (dipende dal battito cardiaco avversario), ma il dolore sarà sempre meno intenso, fino ad annullarsi.


    Rapidi colpi alle tempie, e poi via con una serie di veloci balzi all'indietro. Il nemico non avrebbe sentito nulla di questo secondo attacco - forse non se ne sarebbe neppure accorto, ma la saetta di sofferenza lo attendeva di lì a pochi secondi, quando avrebbe tentato un contrattacco.

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    HP: 150 / 150
    MP: 170 / 200 (tecnica offensiva lieve: 10MP; tecnica offensiva media: 20MP
     
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  5. Kaze no Klonoa
     
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    Yalet era calmissimo. Stava riponendo in tutta tranquillità il suo mantello su di un masso, per evitare che lo intralciasse. Dalla sua sicurezza si poteva intuire la sua forza e, di certo, anche una certa esperienza. Xein non si mosse se non con il capo per osservarlo attentamente. Anche lui si posizionò. E non sembrava volersi muovere. All'inizio il lottatore rimase confuso. Non capiva le intenzioni del suo avversario. Ma, dopo qualche secondo, tutto divenne silenzioso. Era come se il sentimento di paura, annidato da qualche parte nello spirito del giovane si stesse facendo strada verso l'esterno, esplodendo.

    "Che cos'è questa sensazione? Xein, ti stai facendo prendere dalla paura?! No, calmati, calmati, cal... Nh?!"

    Disse il lottatore nella sua mente. Il suo avversario, ora, si stava muovendo. Ma era lentissimo. Cosa aveva intenzione di fare? Nemmeno il tempo di pensarlo, che Xein lo perse di vista. Non era certo così veloce, non lo sembrava affatto. Ma la paura stava rallentando i riflessi del lottatore, che non riusciva più a seguire con attenzione il suo avversario. Il pirata cominciò a guardarsi attorno, in preda al panico. Non riusciva a trovarlo, a causa del terrore man mano crescente. Xein fece un bel respiro per un attimo. Recuperò così un minimo di calma. Doveva prepararsi. L'avversario era riuscito in qualche modo a stordirlo. Ma di certo non era in grado di attaccare a più di una certa distanza: avrebbe aspettato l'avversario, guardandosi attorno per cogliere un momento e contrattaccare. Eccolo! Per un attimo Xein aveva perso completamento l'avvistamento dell'avversario, ma ora riusciva di nuovo a vederlo. Era un po' lontano, circa otto metri. Il giovane pirata non poteva sapere quale attacco sarebbe derivato da quel diversivo né da quale direzione sarebbe arrivato. Dunque doveva sfruttare una tecnica difensiva a 360 gradi. Si alzò dalla sua posizione, proprio quando l'avversario scomparve di nuovo. Ma proprio in quel momento, Xein udì il rumore di una spada sguainata. Era vicinissimo. A costo di mancare il bersaglio doveva usare quella tecnica. Facendo perno su una gamba e mantenendo l'equilibrio su di essa, cominciò a ruotare. Ed ecco l'avversario dietro di lui. Xein alzò l'altra gamba che andò a deflettere il colpo avversario con un colpo di tallone. Ma, rapidamente il movimento rotatorio continuò, con la gamba che rimaneva tesa, mirando a colpire l'avversario, attratto verso il centro dalla corrente d'aria creata dal celere movimento. Era il Whirlwind Kick un'ottima tecnica per la difesa, specie se la direzione dell'attacco era ignota.
    CITAZIONE
    Whirlwind Kick [Media]
    Tecnica utilizzabile sia come attacco che come difesa. Girando intorno a sè stesso con una gamba tesa all'infuori e l'altra a fare da perno, Xein può creare una corrente d'aria non molto potente che può deviare colpi, nonché spazzare via avversari che circondano il ragazzo e che lo stanno caricando. Il calcio colpisce con il tallone, dato il senso rotatorio.

    Ma non sembrava che l'attacco avversario fosse finito. Infatti Xein, potendo osservare i movimenti avversari durante l'ultima, più lenta, rotazione, notò che stava ancora tentando un attacco. Non poteva rispondere a quello, data la posizione in cui si trovava e lo status di paura in cui ancora versava, ma poteva provare una schivata d'emergenza, avendo comunque l'avversario sottotiro. Infatti, piantandosi nuovamente nel terreno per un maggiore equilibrio, si piegò all'indietro per evitare quelli che sembravano due affondi diretti alle tempie. Li prese di striscio, ma quasi non sentì alcuno dolore. Quindi, data la posizione rischiosa in cui si trovava, effettuò delle capovolte all'indietro, per guadagnare una certa distanza dall'avversario. Appena riposizionatosi, però, avvertì come un dolore alla testa. Era anche quello un effetto di una tecnica avversaria?

    "Per due volte sembra aver usato dei colpi speciali. Questo tizio è potente! Ma perché tutti i combattenti più forti me li prendo sempre io?"

    Pensò scherzosamente Xein, piacevolmente affascinato dallo stile avversario. Yalet non era uno spadaccino comune. Il dolore alla testa cominciava a sparire, ad ulteriore conferma che non si trattava di un comune mal di testa. Quindi il giovane pirata si posizionò nuovamente come prima, solo un po' meno stabile, come pronto ad uno scatto. Quindi parlò al suo avversario, con tono di ammirazione:

    «Wow! Che tecniche eccezionali! Mi insegnerai come hai fatto, dopo il combattimento? Voglio usarle anch'io!»

    Xein parlava ora come un bambino che ha appena visto un giocattolo nuovo. Era un altro aspetto della Battle Mode: voleva sempre essere più forte ed il vedere una tecnica talmente affascinante lo aveva seriamente impressionato. Chissà se Yalet lo avrebbe preso sul serio o ignorato, come se stesse solo provando a provocarlo.
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    HP: 140/150 [Schivata di tecnica media (20/2 MP)]
    MP: 180/200 [Tecnica Media (20 MP)]
    Oggetti Rimasti:
    Aculei d'Istrice [x1]
    CITAZIONE
    gli aculei vengono usati soprattutto per la difesa, si devono inserire all'interno di un muscolo e quando si ha bisogno di una difesa, tutto il corpo si riempie di aculei fermando l'attacco (lieve, media, alta), una volta usati cadono a terra, ma possono essere recuperati e riutilizzati in un altro combattimento (gli aculei possono essere utilizzati solo una volta in combattimento). Se usati con una tecnica, aumentano gli effetti di 10 mp.

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    CITAZIONE
    ricarica di 10 hp

    Condizione Fisica: Lieve mal di testa
     
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  6. Lord Yalet
     
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    Utilizzare da subito l'arte della Ninfea era stata una buona idea: teatralità e suggestione sono armi potenti, talvolta anche più efficaci di un attacco diretto. L'avversario aveva dapprima risentito dell'atmosfera surreale creata da Yalet, perdendo la concentrazione, ma ciò non era stato sufficiente a precludergli una rapida via decisionale. Al silezioso e furtivo attacco dello spadaccino, Xein aveva risposto prontamente, anche se incerto su dove colpire. Il colpo assestato di gamba ebbe però effetti imprevisti: fece perdere l'equilibrio a Yalet, che, per ripararsi, dovette sfruttare un po' di acrobatica, prima evitandolo con un repentino balzo in alto, poi rimediando con una spinta di mani, che lo fece arrivare giusto presso il capo avversario. Qui stava per sferrare il Mortal Prick, quando l'altro si piegò indietro per non subirlo appieno. Anche avendolo schivato, tuttavia, l'attacco fece risentire i propri effetti, seppur smorzati, a distanza di pochi secondi.

    Aveva utilizzato già due tecniche combinate, ma non era riuscito a fare molti danni, il che gli risultò in un leggero disapputo - lui che era abituato a vedere sempre verificati i propri pronostici. Stette fermo, con le spade in mano, a squadrare Xein: anche senza la sua tecnica di suggestione, l'ambiente circostante rimaneva pur sempre muto e silenzioso, quasi stesse osservando con il fiato sospeso quell'incontro singolare. Non un alito di vento sembrava spirare, e l'atmosfera cominciava a farsi rovente, sia per il caldo oppressivo del sole, sia per l'afa che stava originandosi dal terreno secco e irrorato dalle goccie bollenti dei raggi luminosi. Nonostante ciò, l'altro pirata sembrava divertirsi un mondo a vedere come lo spadaccino combatteva, ed era tale la sua voglia di osservare che non aveva ancora attacco: o meglio, non ne aveva ancora avuto l'occasione. Per questo motivo, proprio per analizzare il suo stile, di cui non aveva ancora ricevuto dimostrazione al di fuori di quella piccola parata, Yalet decise di non premere eccessivamente con l'attacco successivo, anche perchè, sebbene la situazione gli fosse particolarmente favorevole, già avvertiva una strana sensazione, come di trovarsi in svantaggio. Forse la combo iniziale, seppur così efficace e teatrale, non era stata la scelta migliore: si rammaricò profondamente di questo suo probabile errore, che gli sarebe potuto costare una sconfitta cocente.

    Non cessava di fissare Xein, quell'impaziente lottatore che, invece di lanciarsi all'assalto, stava smaniando per le sue tecniche. Davvero un tipo strano. Sfruttò questo suo atteggiamento giocoso per soffermarsi un attimo a parlare, poiché era sicuro che non sarebbe stato attacco a tradimento, come gli era capitato già in passato.

    CITAZIONE
    "Wow! Che tecniche eccezionali! Mi insegnerai come hai fatto, dopo il combattimento? Voglio usarle anch'io!"

    "Lieto che il mio stile ti piaccia, Xein: significa che i miei sforzi sono stati fruttuosi. E mi dispiace dirlo, ma non ti insegnerò queste tecniche, per due semplici motivi. Prima di tutto, non sono un sensei: l'arte dell'insegnamento, come quella della spada, richiede perizia ed esperienza, doti che io non possiedo. Inoltre, qualora mi fregiassi di tali capacità e insegnassi a un lottatore ciò che so, mancherei di rispetto ai venerabili monaci che hanno preso a cuore il mio addestramento: essi mi hanno reso edotto sui segreti delle Quattro Arti anche non essendo un membro del monastero, e per questo devo loro un infinito riconoscimento, a cui adempio mantenendo riserbo sul mio stile."

    Fece una pausa, poi riprese.

    "Ma ora lasciamo alle spalle ciò che è passato, e parliamo di te. Non mi hai ancora mostrato ciò di cui sei capace..."

    Non appena ebbe finito di parlare, scattò in avanti.

    Arte del Loto: Stun
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    Arte del Loto: Stun (Media)
    Sfruttando le sue capacità acrobatiche, Yalet attacca il nemico alternativamente da più punti, spostandosi rapidamente da uno all'altro in modi diversi (scivolamenti, salti, capriole, ...). La maggior parte di questi colpi è eseguita di taglio, con la lama delle spade. Tuttavia, la parte rimanente degli attacchi viene portata con l'elsa della spada, massiccia e resistente, verso la nuca dell'avversario, assestando potenti percosse quando la guardia nel nemico è più bassa. Come risultato dei forti colpi ricevuti in quella particolare zona del capo, all'avversario, oltre a probabili ematomi ed emorragie, potrebbe cadere in uno stato confusionale che inizia in modo simile allo svenimento (vista offuscata, ronzio nelle orecchie, difficoltà a reggersi in piedi).


    Yalet prese a muoversi rapidamente, proprio come aveva fatto con la sua prima tecnica, ma stavolta non accennò a fermarsi. Anzi, oltre ai movimenti, già di per sé molto veloci, egli si spostava da un punto all'altro dal campo di battaglia eseguendo acrobazie non solo teatrali, ma anche pericolose: agendo in questo modo, poteva assestare numerosi colpi di taglio e di striscio contro l'avversario, senza farsi bloccare. Inoltre, mutava altrettanto continuamente prospettiva: tavolta dal basso, tal'altra dall'alto, e poi da dritta e da mancina, poche volte frontalmente, dato il tipo di combattente che si trovava ad affrontare. Tra salti e capriole, quando si trovava in genere a portata del capo avversario, scagliava violenti colpi verso la nuca di questo con l'elsa di una delle spade. Anche se il dolore causato dalla sua ultima tecnica si stava affievolendo, Yalet ci contava per rendere ancora più efficace questo suo nuovo attacco. Il mal di testa, unito alla suggestione - che, seppur ormai terminata, aveva lasciato un'impronta non indifferente sul giudizio che il nemico aveva di lui - avrebbe accentuato ulteriormente l'effetto che quei violenti colpi avrebbero avuto una volta andati a segno.
    Yalet stava usando una gamma speciale delle sue tecniche, ossia quelle "a lungo termine", che lasciavano segni e manifestazioni anche dopo essere state usate. Accumulando questi svantaggi per brevi periodi, gli attacchi avrebbero dovuto fiaccare il nemico in maniera più pesante di ciò che sarebbe potuto accadere se non si fosse trattato di un lottatore ma di un altro tipo di avversario. Contro Xein bisognava usare questa strategia.

    SPOILER (click to view)
    HP: 140 / 150 (tecnica difensiva media contro tecnica offensiva lieve: 10HP)
    MP: 150 / 200 (tecnica offensiva media: 20MP)


    [OT]Dato che le tecniche possono essere solo di difesa o solo di attacco, presumo che userai Whirlwind Kick solo come difesa nei prossimi post...[/OT]
     
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  7. Kaze no Klonoa
     
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    Il giovane pirata udì la risposta di Yalet. A quanto pareva anche lui aveva una storia avventurosa, o sfortunata, a seconda dei punti di vista. Sembrava che solo i guerrieri con passati tristi o futuri ambiziosi fossero i più forti. Allora erano adesso l'uno davanti all'altro un pirata dal passato triste e uno dal futuro ambizioso? L'importante era che entrambi erano guerrieri di alto calibro. Xein rispose rapidamente alle parole del suo avversario, dato che sembrava aver già progettato una successiva tecnica d'attacco:

    «Capisco... di certo onori e rispetti molto i tuoi maestri. Non andrò contro il tuo ed il loro volere.»

    Sembrava come se in quell'attimo la Battle Mode di Xein fosse scomparsa. ma fu questione di pochi secondi che l'avversario scattò in avanti dopo altre poche parole, che sembravano voler spronare il giovane lottatore a sferrare uno dei suoi colpi migliori. Adesso Yalet sembrava intenzionato ad un attacco frontale. Ma dati i colpi sferrati in precedenza, era meglio aspettarsi di tutto. Infatti, con una seria di acrobazie, ora l'avversario stava provando a confondere Xein, attaccandolo da ogni direzione. Non si fece scoraggiare da questa tecnica. Lui stesso ne possedeva una simile. Il lottatore decise di tentare una schivata parziale della tecnica. Non sarebbe stato facile e doveva stare attento soprattutto ai colpi di taglio, che potevano decapitarlo. ma si accorse in breve tempo che i colpi erano tutti diretti al collo. Forte di questa osservazione, cercò di evitare ogni colpo di taglio, considerando quelli di piatto un mero diversivo, concentrandosi solamente sulla zona da proteggere, il collo. Ma, ad un certo punto, quando l'avversario aveva quasi terminato la tecnica, Xein si accorse che qualcosa non andava. Si trattava di certo di un'altro dei trucchetti dell'avversario. Il lottatore adesso sentiva un forte fischio d'orecchie e non riusciva a mantenere una concentrazione sufficientemente salda. Ciò li procuro un taglio di striscio sul collo, durante la parte finale della tecnica.

    "Accidenti! Sortisce questi effetti nonostante la abbia schivata in parte! Se l'avessi presa in pieno sarei potuto svenire!"

    Pensò il giovane pirata, in preda alla confusione. Non era comunque sua intenzione farsi mettere K.O. da questi piccoli trucchi. Appena vide l'avversario finire la tecnica, decise di partire lui all'assalto: era il momento di mostrare di cosa era capace! Approfittando della corta distanza alla quale si trovava con il nemico, caricò i due pugni all'altezza delle costole, prendendo un bel respiro per aiutarsi anche a combattere lo status in cui era stato indotto. Quindi, andando letteralmente alla carica dell'avversario, nonostante non fosse lontano, cominciò a sferrare una violenta serie di pugni, mirati dalla faccia all'addome, su tutto il corpo, tranne sulle gambe, difficili da raggiungere con un pugno. Questa tecnica era il Gatling, molto utile sulla corta distanza, sebbene inutile da lontano.
    CITAZIONE
    Gatling [Alta]
    Xein carica entrambi i pugni ai fianchi, capovolti, per ottenere la concentrazione necessaria. Dunque comincia a tirare una scarica di colpi, ognuno in sé debole, ma molto potente se subiti tutti insieme. I colpi sono più o meno 40 e tutti sono tirati a grande velocità. Ovviamente, essendo la tecnica troppo facile da evitare, Xein osserva attentamente il nemico, pronto a ritirare la tecnica nel caso in cui l'obbiettivo sia stato mancato.

    Era arrivato il momento di tirare fuori l'arsenale di tecniche d'attacco. Se riusciva ad assestare questo colpo con forza sufficiente, Xein avrebbe avuto possibilità molto alte di vincere. Ma non ci contava: il suo avversario era abile e, comunque, molto più in forze di lui. Gli status alterati che riusciva a procurare erano una strategia potente e bisognava decisamente guardarsi dal sottovalutarla.
    SPOILER (click to view)
    HP: 130/150 [Schivata di tecnica media (20/2 MP)]
    MP: 140/200 [Tecnica Alta (40 MP)]
    Oggetti Rimasti:
    Aculei d'Istrice [x1]
    CITAZIONE
    gli aculei vengono usati soprattutto per la difesa, si devono inserire all'interno di un muscolo e quando si ha bisogno di una difesa, tutto il corpo si riempie di aculei fermando l'attacco (lieve, media, alta), una volta usati cadono a terra, ma possono essere recuperati e riutilizzati in un altro combattimento (gli aculei possono essere utilizzati solo una volta in combattimento). Se usati con una tecnica, aumentano gli effetti di 10 mp.

    Fagiolo Bianco [x1]
    CITAZIONE
    ricarica di 10 hp

    Condizione Fisica: Perdita di concentrazione, sibilo nelle orecchie, lievissimo mal di testa.
     
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  8. Lord Yalet
     
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    Yalet si accorse che non tutti i colpi inferti stavano andando a segno: quel lottatore aveva una propensione innata a sottrarsi ad ogni tipo di attacco, cosa che sarebbe risultata molto fastidiosa a lungo andare. I tentativi di infliggere danni consistenti erano sulla via del fallimento, ma nello stile che aveva adottato per questo combattimento c'era molto spesso una via alternativa, un escamotage per non rendere inutile il suo sforzo. Anche Stun era una tecnica a lungo termine, se eseguita con maestria: fingendo di dare più importanza ai colpi di taglio, quelli più diretti e visibili, Yalet tentava, invece, di raggiungere le parti più sensibili della testa e di colpirle con forza per ottenere vantaggi dallo stordimento che ne deriva. Anche evitandone la maggior parte, è sufficiente un numero esiguo di colpi a segno per ottundere la mente dell'avversario. Ciononostante, Xein era ancora in piedi, e tutt'altro che frastornato (o, se lo era, non lo dava a vedere). Ora si stava preparando all'attacco.

    Da un lottatore, Yalet era molto sicuro di potersi aspettare un attacco frontale, ed infatti fu così. C'era solo un piccolo inconveniente: era troppo vicino al nemico per scansarsi in tempo e vanificarne l'offensiva. Per di più, si poteva benissimo ipotizzare - senza neanche sforzarsi troppo a lavorar di fantasia - che ogni montante diretto verso di lui avesse una potenza superiore alla norma: come se non bastesse, Xein si era lanciato in un attacco forsennato e non cessava di menare stoccate a destra e a manca, ovunque Yalet tentasse di spostarsi. Si stava manifestando la sua vera natura, quella che fino a quel momento, probabilmente, era stata assopita nel profondo dei suoi precordii. La scelta della tecnica si conformava perfettamente allo stereotipo di colui che combatte a mani nude, ma, a differenza delle altre usate fino ad ora, sprigionava una forza decisamente superiore. Yalet non poteva fare altro che arretrare e cercare di schivare quanti più colpi possibile, compito davvero arduo, data la loro velocità: per non subirne tutto il potenziale dovette ricorrere alle più eclettiche posizioni di acrobata, camminando ora sui piedi, ora sulle mani, ora balzando, ora scivolando, di dritto e di rovesio, ma non sarebbe stato in grado di continuare a lungo.

    Finalmente l'assalto nemico cessò: anche Xein era affaticato e respirava profondamente per ossigenarsi al meglio dopo lo sforzo. Dal canto suo, Yalet aveva incassato qualche manrovescio non da poco, e percepiva un dolore all'addome, all'altezza dalle ultime costole di sinistra. Dai colpi ricevuti, ora era leggermente piegato verso il terreno, quasi in ginocchio. Si mise una mano sopra il punto in cui gli doleva, sentendo una fitta più acuta quando le sua dita sfiorarono il costato: la sua giacca-tunica era però incolume e ne rimase particolarmente contento (non sopportava doversi ricucire troppo spesso gli abiti, anche se in questo si dimostrava particolarmente abile e meticoloso).

    Il suo avversario era proprio lì, davanti a lui, in una posizione particolarmente favorevole per l'offensiva. Non si voleva sbilanciare troppo, non era ancora giunto il momento giusto: di lì a poco, una volta che fosse riuscito a convivere meglio con il dolore fisico, avrebbe dato fondo al suo repertorio migliore. Adesso era troppo presto.

    Arte del Loto: Blade Jambe
    SPOILER (click to view)
    Arte del Loto: Blade Jambe (Lieve)
    Questa tecnica è una attacco da usarsi a distanza ravvicinata. Prima di compiere alcuna azione, Yalet impugna la spada destra al contrario, ossia con la lama parallela all'avambraccio. Dopodiché, scaglia due veloci fendenti, diretti dal basso verso l'alto, da destra a sinistra, alle gambe dell'avversario; proietta quindi le spade a terra e le usa come punto d'appoggio per una rotazione di 90° del corpo: mediante questo espediente, assesta due potenti calci alla testa del nemico. Ritornato a terra, stacca le spade dal terreno e, con la torsione offerta dalla posizione reciproca dell'arma rispetto al suo corpo, sferra, infine, due altri fulminei colpi di lama al torace avversario.


    Portò le spade, parallele, all'altezza delle gambe avversarie, inginocchiandosi completamente; poi scagliò due fendenti diretti a queste diagonalmente. Conficcò le spade a terra, tre le sterpaglie di quel suolo brullo e arido, particolarmente secco e quindi ottimale per l'appoggio, e, reggendosi sulle katane, spiccò un balzo ruotato diretto al viso di Xein, assestandogli due calci, rinforzati dalla suola dello stivale (che, come avrebbe scoperto il nemico di lì a poco, era in metallo, almeno parzialmente). Piombato a terra, ancora due fendenti, stavolta diretti al torace: sarebbe riuscito a tagliarli la cravatta? (Simpatico bersaglio che Yalet si era ficcato in mente).

    Una volta terminato l'attacco sorrise, ma non di felicità. Era un sorriso strano, un misto tra malinconia, biasimo e sarcasmo (difficile da riprodurre a parole). Chissà se Xein aveva capito cosa Yalet stava facendo.

    SPOILER (click to view)
    HP: 120 / 150 (schivata contro tecnica alta: 40/2 HP)
    MP: 140 / 200 (tecnica offensiva lieve: 10MP)
    Status: lividi sull'addome, dolore alle ultime due costole sinistre.


    [OT]Ho detto di avere aveuto un passato triste? Non mi sembra che solo parlare dei miei cari maestri sia stato triste XD[/OT]
     
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  9. Kaze no Klonoa
     
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    La tecnica aveva avuto un esito positivo. Come era ovvio, era impossibile che tutti i colpi andassero a segno, ma la metà circa di essi avevano centrato il bersaglio. Dunque il combattimento proseguiva. Adesso era il turno del suo avversario di attaccare. Sembrava non voler ancora tirare fuori le sue armi migliori. Se non lo faceva, c'era di certo un motivo. Ma Xein era molto ansioso di vedere le tecniche migliori di quello stile che gli piaceva ogni minuto di più. Senza pensare oltre, si riposizionò per la difesa. Questa volta, infatti, non sarebbe fuggito dall'attacco, dato che i dolori stavano lentamente cessando, preferiva fare un ultimo sforzo evitando altri fastidi per la sua concentrazione, piuttosto che evitare solo parte dell'attacco, ritrovandosi poi stordito come fin'ora. Adesso l'avversario impugnava la sua spada come se fosse un pugnale, parallelamente all'avambraccio. Questo, assieme ai movimenti di caricamento effettuati, permise a Xein di anticipare gli attacchi e di rispondere con il D-Shield, una tecnica di difesa in sé debole, ma utile contro attacchi di base.
    CITAZIONE
    D-Shield [Lieve]
    Una posizione di guardia molto stabile, che vede le gambe con piedi ben piantati nel terreno, piegate per avere stabilità ed evitare di rendersi vulnerabile ad un colpo ai genitali. Le braccia sono poste parallele di fronte al viso, lasciando comunque lo spazio per vedere. Tutto il corpo è in contrazione, pronto ad assorbire il colpo avversario.

    In questo modo poté deviare i fendenti alle gambe con due colpi sferrati con il dorso della mano che, colpendo il piatto delle spade, le deviavano evitando danni. Poi Yalet si esibì in una singolare acrobazia, piantando le spade nel terreno, voleva sferrare un calcio poderoso, sfruttando la rotazione impresse al corpo, facendo dei manici delle due spade dei punti d'appoggio. Xein, anche qui, tentò di deviare l'attacco, uscendo anzitutto dalla traiettoria d'attacco inclinando il busto all'indietro, mentre con le braccia accompagnava il movimento delle gambe dell'avversario, per assicurarsi di non essere colpito. Xein, a quel punto, pensava che l'offensiva avversaria fosse terminata, ma fu preso leggermente di sorpresa, quando Yalet tentò di colpirlo con due nuovi fendenti, velocissimi. Da quella posizione poteva fare poco e si limitò a frapporre le mani, mettendole davanti al torace. In questo modo, sfruttando anche un po' la distanza che aveva guadagnato con la precedente parata-schivata, evitò completamente danni da quell'ultima, velocissima tecnica. Subito, però, sciolse la posizione e arretrò, posizionandosi in posizione da combattimento. Sentiva che i vari fastidi provocati dagli attacchi dell'avversario si stavano affievolendo. La prossima sequenza di attacchi Xein la avrebbe potuta gestire senza preoccuparsi della sua concentrazione, ristabilita.

    Il giovane pirata si era nel frattempo ricordato di avere alcuni oggetti da combattimento lì con sé, per la precisione erano un fagiolo bianco e degli aculei, nascosti nei muscoli che potevano essere tirati fuori al momento giusto con una forte contrazione. Ma non aveva intenzione di usarli in quel combattimento. Non sarebbe stato leale nei confronti dell'avversario, specie se non aveva oggetti di quel genere. Si sarebbe limitato ad aspettare e, se Yalet avesse utilizzato una di quelle diavolerie, allora il lottatore avrebbe fatto altrettanto.
    SPOILER (click to view)
    HP: 130/150 [Difesa Lieve contro Lieve (10-10=0 MP)]
    MP: 130/200 [Tecnica Lieve (10 MP)]
    Oggetti Rimasti:
    Aculei d'Istrice [x1]
    CITAZIONE
    gli aculei vengono usati soprattutto per la difesa, si devono inserire all'interno di un muscolo e quando si ha bisogno di una difesa, tutto il corpo si riempie di aculei fermando l'attacco (lieve, media, alta), una volta usati cadono a terra, ma possono essere recuperati e riutilizzati in un altro combattimento (gli aculei possono essere utilizzati solo una volta in combattimento). Se usati con una tecnica, aumentano gli effetti di 10 mp.

    Fagiolo Bianco [x1]
    CITAZIONE
    ricarica di 10 hp

    Condizione Fisica: Lieve perdita di concentrazione, lievissimo fischio nelle orecchie.

    OT era solo un pensiero del mio PG, può anche non corrispondere a realtà... XD /OT
     
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  10. Lord Yalet
     
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    Yalet continuava a stuzzicarlo e a disorientarlo con i suoi attacchi, ma Xein stranamente non voleva portarsi allo scoperto. Fino a quel momento, solo con l'ultima diretta offensiva si era sfogato veramente, ma, oltre a questa, non accennava proprio a fare la prima mossa. Era davvero uno strano combattente, la cui indole si mostrava solo a sprazzi: una volta era divertito e giocondo, l'altra si buttava a spron battuto in un assalto frontale, l'altra ancora si limitava a parare ed aspettare. Forse che questo suo agire pieno di alti e bassi fosse il suo stile? Voleva far sì che Yalet non potesse elaborare alcuna strategia? In quel momento, lo spadaccino non riusciva a capire cosa il suo avversario stesse architettando, data la mutevolezza di comportamenti e intenti manifestata. Ma qualcuno doveva pur iniziare, e agire per primo, non potevano attendere all'infinito. Decise, perciò, di osare l'inosabile, usando una tecnica che, dal momento in cui era entrato nella pirateria, non aveva ancora sfoderato nemmeno una volta: non si trattava di un'arma segreta, poiché non era in assoluto la sua mossa più potente, ma apparteneva ad un'arte di cui Yalet non si era ancora servito. Infatti, fino a poco tempo prima, aveva combattuto con una sola spada, Hatha, ma dopo il ritrovamento della sua gemella, Dehin, era in grado di sfruttarne tutto il potenziale.

    Non importava, ora, che Xein lo stesse osservando o meno: ciò che si apprestava ad eseguire sarebbe stato efficace in ogni caso - certo, a meno che l'avversario non le si opponesse con tutte le sue forze. Si piegò sulle gambe, portando le due katane davanti a sé, incrociate a formare una X perfetta, rivolta con le lame verso il nemico. Abbassò leggermente il capo, come a nasconderlo dietro l'intersezione di quella croce metallica dietro cui si nascondeva. Si preparò alla spinta coi piedi ben saldi a terra, in tensione; inoltre, piegò al massimo la lamina presente nella suola degli stivali, così da sfruttarne la forza elastica. Era pronto: tutto d'intorno era tornato silenzioso e muto. Scattò.

    Arte della Camelia: Final Judgement
    SPOILER (click to view)
    Arte della Camelia: Final Judgement (Alta)
    Dopo essersi chinato leggermente per darsi una spinta di enorme potenza con i piedi verso il nemico, Yalet scatta a velocità elevatissima: l'attacco è quasi istantaneo, talmente veloce da non riuscire quasi ad essere percepito; pare persino che Yalet passi attraverso l'avversario senza neppure toccarlo. La tecnica lascia due profondissime ferite sull'addome e sulla schiena, disposte in modo da formare una croce inclinata di 45 gradi. Se effettuato a regola d'arte, l'attacco provoca gravi emorragie e copiose perdite di sangue, che possono risultare in un offuscamento della vista a causa del trauma subito.


    L'aria si fece più densa, più oppressiva, quasi fosse una mistura collosa e viscosa di melassa. Gli arbusti che circondavano Yalet si piegarono tutti insieme all'unisono, ma lentamente, schiacciati dalla pressione generata dal movimento repentino. Ancora una volta, come nella sua prima tecnica (Spirit), sembrò che sparisse alla vista. In compenso, lungo il percorso che congiungeva lui a Xein, la terra sussultò, lascinado segni innaturalmente dritti sulla sabbia, e schiantando al suolo ogni spiga ed arbusto che si trovasse in quella fascia di terreno. Lo stesso avvenne sull'ideale prolungamento di quel segmento, così che sembrasse proprio che lo spadaccino avesse attraversato l'avversario di netto. Al termine dell'offensiva, che non impiegò più di mezzo secondo, i massi e gli alberi nelle vicinanze poterono osservare Yalet riapparire al termine di quella striscia di terra bruciata, con le spade sguainate e alte verso il cielo, come se la X formata in precedenza si fosse ora aperta. I fendenti generati dagli ultimi movimenti dell'attacco andarono a impattare violentemente contro le stesse rocce e gli stessi sparuti alberelli che avevano assistito al combattimeno, tranciandoli o fracassandoli con forza.

    SPOILER (click to view)
    HP: 120 / 150
    MP: 100 / 200 (tecnica offensiva alta: 40MP)
    Status: lividi sull'addome, dolore meno intenso alle ultime due costole sinistre.
     
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  11. Kaze no Klonoa
     
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    Xein vide il suo avversario riflettere un attimo per poi piegarsi sulle gambe. Era pronto a scattare, senza ombra di dubbio. L'atmosfera era nuovamente diventata silenziosa. Che intenzioni aveva Yalet? Era piegato così da qualche secondo. Un pensiero balenò in mente al lottatore:

    "Ma con una carica del genere... quello lì sta per...!"

    Il lottatore aveva capito che, se c'era una così meticolosa preparazione allo scatto, allora era meglio cominciare subito a difendersi, o non avrebbe avuto tempo per farlo durante l'attacco. Ma come si poteva fare una cosa del genere? Non sapeva che posizione assumere, anche se avesse usato ogni singolo muscolo del corpo per difendersi. A quel punto, bastava proteggere gli organi vitali. Decise quindi di posizionarsi Saldo nel terreno, con le braccia che proteggevano il destro la testa e la parte destra del petto e la sinistra l'addome e la parte restante del petto. Un colpo alle gambe sarebbe stato fatale. Solo il tempo di posizionarsi che l'avversario era sparito. Xein on ebbe il tempo di riflette su se si trattasse di un'altra suggestione mentale o fosse un attacco serio. Ne ebbe la conferma poco dopo, quando sentì le sue braccia impattare contro qualcosa. Capì immediatamente la posizione dell'avversario grazie a quel suono e, seguendo una traiettoria dritta dal punto di partenza, voltò il busto appena in tempo per difendere con le braccia da un secondo fendente, mirato alla schiena ma parato con le braccia per quella repentina rotazione del busto. Per fortuna il lottatore non aveva subito i gravi danni che la tecnica poteva arrecargli, ma era solo grazie al B-Shield, la sua barriera difensiva più potente, che era riuscito nell'impresa. Per un attimo aveva temuto di morire sotto il colpo avversario.
    CITAZIONE
    B-Shield [Alta]
    Come C e D-Shield, anche questa è una saldissima posizione difensiva. Da questa, avente le gambe divaricate e piegate, impossibili da spostare, si usano le braccia per neutralizzare anche potenti attacchi nemici, contraendo i muscoli al livello massimo consentito dal corpo.

    Xein si guardò le braccia un attimo: avevano riportato dei piccoli graffietti, ma erano di entità insignificante. Più che altro il suo sguardo fu rivolto all'avversario che, a velocità impressionante, era finito dietro al combattente. Egli si voltò, ora anche con le gambe, e parlò al suo avversario, con tono serio:

    «Quindi non ti basi solo su tecniche che provocano suggestioni mentali. Sei bravo anche con tecniche potenti. Ammetto che, se fossi ancora stato sotto l'effetto di quegli attacchi, non sarei stato in grado di percepire il secondo fendente... anzi, me lo sarei preso in pieno...»

    Seguì a quest'osservazione un piccolo sorriso, un po' per la felicità di aver evitato il colpo quasi mortale, un po' perché finalmente Yalet aveva deciso di combattere seriamente. Beh, ora Xein doveva ricambiare. Avrebbe aspettato solo altri pochi istanti, per recuperare il fiato perso in quei secondi. Quindi sarebbe stato il momento del contrattacco. E sarebbe stato un contrattacco in grande stile.
    SPOILER (click to view)
    HP: 130/150 [Difesa Alta contro Alta (40-40=0 MP)]
    MP: 90/200 [Tecnica Alta (40 MP)]
    Oggetti Rimasti:
    Aculei d'Istrice [x1]
    CITAZIONE
    gli aculei vengono usati soprattutto per la difesa, si devono inserire all'interno di un muscolo e quando si ha bisogno di una difesa, tutto il corpo si riempie di aculei fermando l'attacco (lieve, media, alta), una volta usati cadono a terra, ma possono essere recuperati e riutilizzati in un altro combattimento (gli aculei possono essere utilizzati solo una volta in combattimento). Se usati con una tecnica, aumentano gli effetti di 10 mp.

    Fagiolo Bianco [x1]
    CITAZIONE
    ricarica di 10 hp

    Condizione Fisica: Piccoli graffi suelle braccia. Lieve stanchezza.
     
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  12. Lord Yalet
     
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    Non ci voleva proprio proprio quella difesa, era stata maledettamente irritante: vedendo sfumare una delle sue tecniche di maggiore impatto, Yalet non mancò si alterarsi moderatamente; la sua naturale propensione all'ordine e alla precisione era stata frustrata dall'azione dell'avversario, dissipando l'eterea perfezione di quell'arte sublime, infrangendo una piccola e preziosa gemma di maestria nell'uso delle spade. L'unica consolazione che il caso gli servì su un piatto d'argento fu la vista degli effetti che aveva provocato agli inermi spettatori del mondo inanimato. Non gli piaceva per niente la piega che quel combattimento stava assumendo, e non avrebbe avuto intenzione di continuare ancora a lungo per vedere vanificati i propri sforzi senza ottenere alcun risultato.

    Si girò verso il nemico, restando però di tre quarti nella sua direzione, tenendo le spade rivolte a terra, e alzando leggermente il capo, giusto per rivolgergli lo sguardo del suo unico occhio sano. Sulla pupilla color abisso, scura come la benda che nascondeva la gemella, cadeva morbido un leggero ciuffo di capelli dai riflessi zaffirei: il modo in cui fissava il lottatore non faceva presagire nulla di buono, mescolava una punta di rabbia con un'altra di insofferente impazienza. Il suo carattere per natura affabile non poteva manifestare in altro modo sentimenti così violenti, se non affioveolendone naturalmente la magnitudine, tanto più che non era eccessivamente alterato.
    Picchiettò con la punta di Hatha il terriccio arido e sabbioso, come per esortare l'avversario a dire qualcosa, qualcosa che non si fece pur udire. Si dispose, quindi, come in attesa, e per qualche secondo non mosse un muscolo, temporeggiando chissà per cosa. Infine, evidentemente scocciato, parlò.

    "Xein, pirata lottatore. Tu stai mettendo a dura prova non solo il mio corpo e il mio spirito, ma anche il mio onore e la mia pazienza." - fece un respiro e prese con fare solenne ad inveire - "La tua esitazion e la tua natura ora discovertasi recidiva non arrecano alcun omaggio all'anima mia fiera combattente: sol danno mi porti, e non al fianco, né all'arto, ma allo spirito mio consacrato alla via del brando e dell'usbergo. Come puote la belva ch'incalza nel tuo cuore sopirsi ancora in fra i giuggiolii d'una scherma senza scopo? Avanti, disvela cotesto ardore che brama e affronta il fato che ogni vita pareggia! Uom, se' tu grande o vil? Muori, e il saprai!"

    Con queste parole di arcano furore, Yalet sperava di incalzare Xein all'azione. Per troppo tempo aveva aspettato, per troppo tempo gli aveva retto il gioco, per troppo tempo aveva giocato al gatto e al topo con lui. Bisognava dare un senso a quel duello che sembrava più morto di chi vi stava prendendo parte. Vivere o morire, subire o combattere, imporsi o accettare: avrebbe accettato qualsiasi epilogo, purché ve ne fosse stato uno.
    Ad ogni parola pronunciata, risuonava un tono di basso come a far da contrappunto alla seccatura che Yalet provava in quel momento: era un lieve rombo prepotentemente debole, una contraddizione sotto ogni punto di vista, che aumentava ancora di più il suo effetto di solennità.

    SPOILER (click to view)
    HP: 120 / 150
    MP: 100 / 200
    Status: lividi sull'addome, dolori lievi alle ultime due costole sinistre.
     
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  13. Kaze no Klonoa
     
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    Il lottatore guardò Yalet mentre egli lo fissava. Cosa stava pensando? Si trattava di un'altra tecnica di suggestione mentale? No, non di certo. Infatti Yalet sembrava più scocciato che concentrato. Cos'era successo? La risposta a questi interrogativi che stavano in quel momento serpeggiando nella mente di Xein fu rapida. le parole che l'avversario pronunciò non furono poche e, anzi, furono dolorose per il giovane pirata, poiché egli si sentì ferito peggio che dal più potente degli attacchi. era la seconda volta che qualcuno glielo diceva, che nel torneo o fuori da esso era uguale. Nuovamente, infatti, il lottatore si era messo dietro ad una copertura difensiva ed aveva rifiutato di attaccare. Non aveva dunque appreso niente...? Era ancora un codardo che, vedendo una possibilità di vittoria, preferisce proteggerla piuttosto che continuare a combattere? Evidentemente sì. Lui era nato così, non sapeva nemmeno perché combatteva. Ma quella voglia di colpire, di essere anche colpito che fremeva dentro di lui ed ancora non riusciva a capire cosa o chi fosse. Era il momento di darle sfogo: dopo un tale affronto all'onore del ragazzo, non era più possibile difendere quella vittoria che Xein aveva intravisto. Il giovane pirata uscì dalla sua posizione di guardi, pronto a rispondere a Yalet con queste parole:

    «Hai ragione... sono stato un codardo e lo ammetto. Io non so nemmeno perché combatto, se questo non è il mio desiderio... so solo che qualcosa mi spinge... e, se almeno lui, questa parte di me, è abbastanza forte, allora le lascerò libero sfogo, pur di non sentire quelle parole...»

    Disse prima di abbassare lo sguardo, il pugni serrati, una sensazione che dallo stomaco arrivava fino alla gola. Quando rialzò il capo, la luce negli occhi di Xein era cambiata, era pronto a combattere. Si preparò per uno scatto, le gambe piegate quasi come aveva fatto l'avversario prima di quell'attacco dalla folgorante velocità.

    «Preparati, è il mio turno di attaccare...»

    Disse poche parole con un tono irrealmente serio, prima di partire per quello che sembrava un attacco diretto. E, contrariamente alle altre tecnica fino ad allora sferrate, questo era davvero un attacco frontale. Con una differenza: questo era il Rampage, una potente tecnica che mirava a danneggiare il nemico colpendolo da ogni direzione, spostandosi ad alta velocità dall'una all'altra.
    CITAZIONE
    Rampage [Alta]
    Xein scatta verso l'avversario con un forte impeto. Appena arrivatogli vicino, effettua una combinazione di due colpi, un calcio ed un pugno. Subito, però, cambia direzione d'attacco aggirando l'avversario. Continua così per 5 volte, oltre la prima, ognuna con tre colpi. I vantaggi di questa tecnica sono due: è molto versatile ed impedisce in gran parte la schivata, muovendosi contestualmente ai movimenti nemici.

    Gli spostamenti da una posizione all'altra sarebbero sempre stati seguiti da una combinazione di colpi, sferrati senza una vera programmazione, ma solo in base ai punti che potevano sembrare più scoperti.
    La trasformazione che Yalet aveva provocato in Xein aveva avuto qualche effetto. Era difficile dirlo subito, ma era come se fosse posseduto da qualcosa. Eccola! Era quella la forza che spingeva il giovane pirata a lottare contro il suo volere! Ma di cosa si trattava? Il lottatore lo avrebbe scoperto presto e, grazie a questa forza, sarebbe potuto crescere...
    SPOILER (click to view)
    HP: 130/150
    MP: 50/200 [Tecnica Alta (40 MP), Bonus perchè l'avversario non ha usato tecniche (Danno +5 MP)]
    Oggetti Rimasti:
    Aculei d'Istrice [x1]
    CITAZIONE
    gli aculei vengono usati soprattutto per la difesa, si devono inserire all'interno di un muscolo e quando si ha bisogno di una difesa, tutto il corpo si riempie di aculei fermando l'attacco (lieve, media, alta), una volta usati cadono a terra, ma possono essere recuperati e riutilizzati in un altro combattimento (gli aculei possono essere utilizzati solo una volta in combattimento). Se usati con una tecnica, aumentano gli effetti di 10 mp.

    Fagiolo Bianco [x1]
    CITAZIONE
    ricarica di 10 hp

    Condizione Fisica: Piccoli graffi suelle braccia. Stanchezza.

    OT Durante la prossima settimana, potrei non essere in grado di scrivere perchè vado in viaggio. Se riusciamo a finire prima il combattimento, tanto meglio, se no penso sia meglio avvisare ^^' /OT
     
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  14. Lord Yalet
     
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    Era davvero una personalità singolare, quello Xein. Fin troppo volubile e variegata per essere compresa tutta fino in fondo. Forse il suo primo giudizio era stato azzardato, poiché ne aveva colto solo un aspetto, ed ora si accorgeva che quel frammento ricevuto al principio non bastava a descriverne la totalità. L'avversario era ora pronto a combattere ed a concludere quello scontro che fino a quel momento aveva languito sull'arida superficie riarsa della savana.

    L'attacco non si fece aspettare, e si manifestò veemente e immediato non appena il discorso fu terminato. Xein scattò veloce, buttandosi contro di lui con impeto, senza aspettare niente e nessuno. Questa volta, però, Yalet decise di prenderlo in contropiede: non appena l'avversario gli fu abbastanza vicino, spiccò un balzo all'indietro, volteggiando alto nel cielo. Giunto al culmine di quel salto, faccia a faccia con l'altro pirata, ma da un'altezza diversa, fece cozzare violentemente le sue spade l'una contro l'altra:

    Arte del Giglio: Supreme Shelter
    SPOILER (click to view)
    Arte del Giglio: Supreme Shelter (Alta)
    Yalet fa vibrare violentemente le proprie spade, creando un'imponente barriera d'aria davanti a sé. Tale barriera esercita una pressione enorme su tutto ciò che vi si oppone: riesce a fermare, respingere e deviare armi od oggetti lanciati contro Yalet; se lo stesso nemico vi si avventa contro, viene scaraventato a terra con brutalità. In questo caso potrebbe risultare un'alterazione di stato che induce una parziale sordità a causa dell'elevata pressione esercitata sui timpani.


    La potente vibrazione del metallo in risonanza creò un'imponente barriera d'aria fra i due sfidanti, che respinse brutalmente a terra l'impetuoso lottatore. Come risultato della tecnica, lo spazio che intercorreva tra di loro fu spazzato da una folata di enorme potenza, che appiattì a terra ogni pianticella ed arbusto e sradicò le spighe particolarmente fragili. Fu come terra bruciata per tutta l'area che il Supreme Shelter era riuscito a spazzare. Qua e là volteggiavano ancora leggeri turbinii residui, portando in giro qualche nuvoletta leggera di polvere.
    Yalet ormai sapeva che quello scontro stava volgendo al termine, e, a malincuore, dovette osservare che le sue condizioni erano peggiori di quelle avversarie, proprio per il fatto che Xein si era limitato a parare e schivare senza portare molte offensive. A causa della sua indole, ciò che voleva ora era concludere la sua esibizione con un finale degno del suo nome, un ciliegina sulla torta dalla forza di un tifone, ossia la sua tecnica più potente.
    Tenutala in serbo per la conclusione del duello, era arrivato il momento di sfoderarla. Ricaduto a terra morbidamente sui piedi, Yalet si mise in posizione ed iniziò a muovere alternativamente le katane, descrivendo traiettorie alquanto strane. Il movimento si fece d'improvviso più repentino e ogni fendente scagliato si prolungava via etere fino all'avversario.

    Arte del Loto: Thypoon Blades
    SPOILER (click to view)
    Arte del Loto: Typhoon Blades (Alta)
    Yalet concentra la propria forza sulle spade, che vengono mosse molto rapidamente: la pressione generata dalle lame crea scompensi barometrici nella massa d'aria antistante, i quali si traducono in un insieme di 60 fendenti d'aria che si muovono a velocità soniche in direzione del nemico. L'attacco si spande su un cono ampio circa 60 gradi a partire dal punto in cui è stato sferrato, e i fendenti si dispongono ordinatamente secondo una griglia in cui a coppie sono perpendicolari tra di loro, rendendo quasi impossibile schivarli. Ma c'è anche un altro particolare di fondamentale importanza: non tutte le sfuriate vengono lanciate allo stesso modo; ad alcune (circa 1/3), Yalet imprime una particolare curvatura, che conferisce loro un movimento turbinoso e rotatorio. Questi fendenti affusolati compiono una traettoria curva e si vengono a trovare proprio dietro il nemico, cogliendolo di sorpresa. Qualora questo si fosse spostato (cosa praticamente impossibile) prima che i colpi impattassero su di lui, lo scontro tra i fendenti frontali a griglia e quelli posteriori curvilinei crea un moto rotatorio che dà origine ad una tromba d'aria di intensità notevole, ma di brevissima durata (da cui il nome).
    Ogni colpo ha la stessa potenza di taglio di Hatha e Dehin: ostacoli od oggetti che si trovassero nel raggio d'azione della tecnica verrebbero affettati all'istante.


    Di fronte a lui si formava a poco a poco una densa maglia di fendenti d'aria, fitta come le sbarre di una gabbia; questa era rimpolpata da tutti gli attacchi spiraliformi che descrivevano eccentriche traettorie attorno al bersaglio, circondandolo e offrendo resistenza anche da dietro. Xein si trovava ora in una morsa di aria tagliente, immerso in un'unica nuvola di polvere sollevata dai movimenti d'aria imponenti. Era tutto un turbinio di aguzzi colpi laminari, e ad ogni impatto sia sentiva sonoramente il terriccio spandersi in alto e ricadere sulla terra arida.

    SPOILER (click to view)
    HP: 115 / 150 (5HP di bonus avversari)
    MP: 20 / 200 (tecnica difensiva alta: 40MP; tecnica offensiva alta: 40MP)
    Status: lividi sull'addome.
     
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  15. Kaze no Klonoa
     
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    Xein ormai aveva perso ogni controllo sul suo corpo, che si muoveva solo in funzione di quella forza. Probabilmente, finite le energie, avrebbe potuto ritornare in una modalità ragionevole. Per un po', tuttavia, avrebbe avuto serie difficoltà a controllarsi. Quindi era meglio affidarsi completamente a quella forza ed evitare di intralciarla. Detto questo, l'attacco che poco prima era stato sferrato dal lottatore, il Rampage, era stato elegantemente arrestato, con una specie di barriera sonica. Tuttavia il colpo di Xein e questa onda protettiva si equivalevano per potenza. Dunque, nonostante il guerriero fosse stato lanciato verso il terreno non solo non subì degli effetti collaterali dell'onda sonora, ma la sua caduta non fu disastrosa. Ma proprio questo gli permise di evitare seri danni durante il seguente attacco. Infatti, ri-atterrando con i piedi per terra, piegandosi sulle gambe, si poté accorgere un secondo prima dell'attacco nemico. Certo, questo non gli sarebbe bastato a fermare la poderosa tecnica, ma lo avrebbe aiutato a evitare di esserne colpito in pieno. Infatti Xein, vedendo il primo degli attacchi che generava una specie di onda sonica tagliente, si spostò istintivamente sul lato sinistro, tenendo le braccia a croce davanti al viso per evitare danni pesanti al viso. Ed infatti la sua schivata non fu sufficientemente efficace e circa la metà dei fendenti, in particolare quelli con un particolare effetto, non compreso dal ragazzo, lo stupirono e colsero di sorpresa. Inoltre, accorgendosi di una tromba d'aria, si piantò a terra, non venendone coinvolto pienamente solo grazie allo spostamento di prima, e riuscendo dunque ad evitare di essere trascinato via con tutta la sua difesa. Ciò che, in vero, lo aveva salvato erano il polverone e la spinta che aveva potuto ottenere per lo spostamento laterale, grazie alla precedente tecnica difensiva. La confusione provocata dall'urtare dei fendenti a terra era proprio l'elemento che, forse, aveva impedito all'avversario di prendere la mira e, dunque, aveva permesso a Xein di evitare danni ingenti. Inoltre lo avrebbe aiutato nel contrattacco. Finita l'offensiva avversaria, infatti, il lottatore approfittò del polverone per correre contro l'avversario, sbucando all'improvviso da dentro di esso, lo sguardo ancora pervaso da quella luce che stava diventando quasi paurosa. Correva, concentrato sull'obbiettivo, senza staccare lo sguardo dal volto di Yalet per poi saltare, una gamba tesa, pronta a colpire l'avversario con un calcio portato con tutta la pianta del piede. Si trattava del Flying Kick, una tecnica utile per avvicinarsi all'avversario cercando, simultaneamente, di danneggiarlo.
    CITAZIONE
    Flying Kick [Media]
    Tecnica utilizzabile sia come attacco che come difesa. Se si è a terra, si spicca un balzo in avanti e si tira un calcio ad una sola gamba, puntato a colpire con tutta la pianta del piede. Può essere mitao sia ad un oggetto che ad un avversario, in qualsiasi parte del corpo. Ovviamente non può colpire da più di una certa distanza, sicché il salto non è lunghissimo.

    Il ragazzo, che sembrava non accusare segni della fatica, aveva sferrato un colpo nonostante le ferite sul corpo fossero non poco dolorose. In realtà stava faticando eccome e la forza che lo aveva posseduto per qualche istante, stava svanendo e, presto, Xein si sarebbe ritrovato impossibilitato a combattere per la stanchezza. Ma, dentro di sé, sperava davvero che almeno il suo avversario avesse cambiato opinione su di lui. Era incredibile che in incontro casuale avesse portato il ragazzo a scoprire quella nuova parte di sé. Forse aveva ragione chi diceva che il caso non esiste...
    SPOILER (click to view)
    HP: 110/150 [Schivata tecnica Alta (40/2 MP)]
    MP: 30/200 [Tecniche Media (20 MP)]
    Oggetti Rimasti:
    Aculei d'Istrice [x1]
    CITAZIONE
    gli aculei vengono usati soprattutto per la difesa, si devono inserire all'interno di un muscolo e quando si ha bisogno di una difesa, tutto il corpo si riempie di aculei fermando l'attacco (lieve, media, alta), una volta usati cadono a terra, ma possono essere recuperati e riutilizzati in un altro combattimento (gli aculei possono essere utilizzati solo una volta in combattimento). Se usati con una tecnica, aumentano gli effetti di 10 mp.

    Fagiolo Bianco [x1]
    CITAZIONE
    ricarica di 10 hp

    Condizione Fisica: Graffi di media entità su tutto il corpo. Stanchezza.

    OT ho modificato perchè, senza accorgermene, avevo infranto il regolamento effettuando una combo dopo aver schivato. Yalet me lo ha fatto notare ed ho modificato /OT

    Edited by Kaze no Klonoa - 27/6/2009, 14:26
     
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17 replies since 20/6/2009, 14:32   266 views
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