[Eliminatorie] Halambard vs Ace

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    Spadaccino sconosciuto

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    2° Scontro delle Eliminatorie
    Halambard contro Ace

    Regole:
    in caso di sconfitta totale, cioè HP = 0, non si andrà in prigione;
    gli avanzamenti di taglia saranno come da regolamuento;
    per i marines la sconfitta di un pirata equi2ale alla sua cattura;
    tra un combattimento e l'altro non ci sarà bisogno della cura in ambulatorio;
    il tempo di risposta dopo ogni post è di tre giorni, passato tale termine la vittoria verrà assegnata a tavolino;
    il massimo di errori sul regolamento è due, al terzo errore si verrà eliminati dal torneo;
    si ricorda il numero massimo di pozioni/fagioli/rumble balls che si possono portare in un combattimento
    4 confetti e/o fagioli = 1 pozione
    2 rumble = 1 pozione
    2 pozioni = tasca piena

    Luogo:
    I due sfidanti si incontreranno sull'isola di Enies Lobby al terzo piano della Torre di giustizia nel giardino in stile orientale, esattamente alle ore 16.00

     
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  2. Halambard
     
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    CITAZIONE
    *...* Narrato "..." Parlato §...§ Pensato

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    IL MIO LIMITE QUALE E'....


    *Era arrivato il momento tanto atteso: l'inizio di un nuovo torneo. Halambard si avviò con passo lento verso la Torre di Giustizia sull'isola di Enies Lobby. Il ritmo era cadenzato ed estremamente calmo. Era arrivato lì prima dell'inizio dell'incontro ed aveva il tempo per riflettere... Un sorriso si dipinse sul suo volto al pensiero di qualche mese prima, quando si preparava per il suo primo torneo. Ne aveva fatta di strada in quel lasso di tempo e quante avventure aveva vissuto... A stento riusciva a ricordarle tutte. Ma non solo di successi era stato lastricato il suo cammino fino alla carica di Capitano di Vascello. C'erano state numerose e cocenti delusioni che lo avevano abbattuto e avevano forgiato il suo spirito...

    Mentre percorreva quei gradini che lo separavano dal terzo piano, ripensò a come era all'inizio della sua avventura per il Grande Blu. Si chiese se per caso non fosse cambiato, se gli ideali che lo muoveva allora non fossero con il tempo scemati oppure se quell'animo puro ed ingenuo era stato soppiantato da uno spirito freddo e meschino... Provò un sollievo nel rispondere con sincerità che l'Halambard di allora era lo stesso di questo giorno. Le cicatrici erano aumentate, le rughe avevano scavato in parte il suo viso, ma l'animo era rimasto ancora lo stesso che bramava più di ogni altra cosa Giustizia per tutti.

    Fece l'ultimo gradino e si avviò verso il piccolo giardino orientale, scenario dello scontro. Il suo avversario non era ancora arrivato e così il marine colse l'occasione per guardarsi intorno. Era una meraviglia... Una piccola cascata si diramava in piccoli corsi d'acqua che venivano superati da piccoli ponticelli in legno. L'erbetta di un verde tenue ricopriva tutto il pavimento e nulla in quell'ambiente avrebbe lasciato pensare che si trattava di una Torre. Solo le alte pareti grigie riportavano inevitabilmente alla realtà dei fatti...*

    §Portuguese D. Ace... Il mio avversario...§

    *Halambard non conosceva il pirata che avrebbe avuto di fronte, i due non avevano infatti mai avuto alcuna occasione d'incontro. Sapeva che era un pirata estremamente forte e risoluto e che sarebbe stato un degno avversario. Ma Halambard non poteva curarsi di chi aveva dinanzi. Rispettava chiunque si parasse sul suo cammino, con la forte convinzione però, di doverlo assolutamente battere, per sfidare ogni volta il limite delle proprie capacità...

    Si sedette su un piccolo masso e diede un controllo affinchè fosse tutto perfetto prima dell'incontro. Nella mano destra vi erano gli artigli affilatissimi, appena comprati in un negozio a Water Seven. Una stretta fasciatura inoltre copriva il Jet Dial posizionato nella medesima mano e in tasca due pozioni per essere pronto ad ogni evenienza... Ma quelli erano solo i mezzi, l'arma più forte del Marine non si poteva vedere ad occhio nudo. Bisognava saper scorgere in quegli occhi scavati per poter leggere una scintilla. Era la scintilla della determinazione, chi di chi avrebbe lottato fino in fondo per ciò che più desiderava. La scintilla di chi non si sarebbe mai e poi mai arreso, anche di fronte ad un avversario palesemente più forte. Quella scintilla brillava ora più che mai e il suo avversario non avrebbe potuto non scorgere la determinazione del suo volto...*

    CITAZIONE
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    IL PRIMO TORNEO DI ACE



    Era un bel pomeriggio soleggiato, in cielo c'erano solo poche nuvole e spirava una leggera brezza.
    Ace era arrivato con la nave dei Firespirits sull'isola di Enies Lobby, conosciuta anche come "l'isola senza notte", una delle più grandi fortezze del Governo Mondiale. L'intera isola era sospesa sopra un'enorme voragine circolare dentro la quale l'acqua del mare cadeva formando una gigantesca cascata, e dietro questa isola si poteva notare un portone di dimensioni spropositate, con sopra il simbolo del Governo Mondiale: il Cancello della Giustizia, attraverso il quale si poteva raggiungere o il Quartier Generale della Marina o la prigione di Impel Down.
    Il giovane pirata sbarcò davanti ad un enorome cancello metallico, leggermente aperto quanto bastava per fare passare Ace. Il pirata salutò i propri compagni e, postosi il cappello in testa, si avviò verso l'entrata con un leggero venticello che gli accarezzava il volto.
    Mentre camminava verso l'interno della piccola isola, ove aveva sede il palazzo della giustizia, il pirata ripercorreva nella mente tutte le tappe che lo avevano portato ad essere la persona che era adesso. Le sfide con i più grandi pirati avevano temprato il suo carattere e ampliato la sua forza, l'aver stretto amicizia con pirati dalla grande personalità aveva contribuito allo sviluppo delle sue tecniche e del suo stile di combattimento e l'essere entrato nella ciurma Firespirits, arruolandosi sotto il comando del grande Sahrman, lo aveva spinto a mettersi sempre alla prova migliorando sempre di più.
    Da quando, da giovane, aveva lasciato la sua isola natale di Foosha per dedicarsi alla pirateria e ll'inseguimento dei suoi sogni, Ace aveva fatto grandi progressi e non si era mai dovuto pentire della scelta da lui presa.
    Ace, sorpassato il primo cancello, si era ritrovato a passare per una strada centrale,ai cui lati stavano abitazioni e armerie dove i marines vivevano e proteggevano l'enorme fortezza. In pratica gran parte dell'isola era costituita da una cittadella di marines esperti e pronti a difendere la base del Governo Mondiale ad ogni costo.
    Dopo poco più di duecento metri, il pirata si trovò di fronte ad un secondo cancello metallico, ancora più imponente del primo. Ace, appoggiando i palmi delle mani sul gigantesco portone, spinse la porta di destra verso l'interno, riuscendo ad aprire il cancello senza difficoltà.
    Ora davanti al pirata si ergeva, in tutta la sua imponenza, la Torre della Giustizia, sede del temibile CP9, ovvero il Cypher Pol Nr. 9,una fittizia rete di agenzie di intelligence sotto il controllo del Governo Mondiale.
    Fortunatamente per Ace, quel giorno il pirata si sarebbe dovuto scontrare non contro i terribili membri della CP9 ma contro un solo marines, che però non era affatto da sottovalutare.

    "Da quanto mi hanno detto, il mio primo avversario nel torneo è il capitano di vascello Halambard, un promettente marine che in poco tempo, grazie alle sue grandi capacità di condottiero e alla sua grande abilità in battaglia è stato messo a capo di una divisione militare chiamata Absolute Justice!! Non ho mai avuto il piacere di incontrare questo Halambard, ma ne ho molto sentito parlare in giro e ci terrei ad incontrarlo per verificare se le voci che ho sentito corrispondono a verità!!"

    Ace, assorto nei suoi pensieri, continuò a camminare verso la Torre della Giustizia con passo lento per osservare i dintorni e vedere se nel frattempo poteva scoprire qualcosa di interessante sull'isola di Enies Lobby.
    Il pirata, per raggiungere la sede dello scontro con Halambard, dovette attraversare un ponte levatoio, che Ace trovò già calato per farlo passare.

    "Strano che il ponte sia calato e la porta della Torre della Giustizia sia aperta...neppure i marines sono così sprovveduti! Forse è tutto aperto per fare entrare qualcuno....forse Halambard è già dentro!!"

    Il pirata, attraversato il ponte levatoio, entrò finalmente nella Torre della Giustizia, il luogo dove i più spietati e incalliti pirati venivano giudicati e condannati per i loro crimini, la sede impenetrabile del Governo Mondiale sulla quale vegliavano i migliori agenti della marina militare: i membri del CP9.
    Ace, arrivò in una specie di atrio, davanti al quale si trovò davanti ad una scalinata che portava verso l'alto. Il pirata aveva ricevuto istruzioni di recarsi al terzo piano, così si incamminò su per le scale, osservando le pareti del palazzo e le colonne che costeggiavano la torre.
    Ogni cosa in quel luogo era perfettamente pulita e in ordine, niente lasciava pensare che da quelle parti vi fossero passati pirati o vi fossero stati degli scontri.
    Ace salì la lunga scalinata, composta da grandi scalini di marmo bianco, lucidi e brillanti. Il pirata arrivò al primo piano e, data una sbirciatina nei dintorni, pensò

    "Primo piano...mmm...non è qui che mi devo fermare, il mio incontro con il destino avverrà più in alto e cioè al terzo piano di questa torre!!!"

    Ace continuò la salita e, in pochi minuti, raggiunse il terzo piano. Uscito dalla scalinata, il piarata si trovò davanti ad un lungo corridoio, adornato da quadri,vasi antichi e da un lungo tappeto rosso, con una sola porta alla fine.
    Ace cominciò a camminare verso quell'unica porta, pensando a come lo scontro potesse avvenire in una piccola stanza. Il pirata, arrivato in fondo al corridoio, spinse entranbe le ante della porta e, vedendo l'interno della stanza, restò stupefatto.

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    La stanza era enorme, al posto del terreno vi era un prato verde e rigoglioso, con fiori colorati, piccoli alberi di qualche metro e delle roccie. Vi era persino un piccolo tempio, al fianco del quale stava un ruscello di limpida acqua, che fuoriusciva da una grossa roccia alta all'incirca 5 metri. Sugli alberi vi erano persino degli uccelli, le api ronzavano tra i fiori e si potevano notare delle galline vicino al tempio.
    Nulla avrebbe fatto pensare che si trattasse di una stanza di un edificio, se non le grandissime e altissime pareti che circondavano la zona.
    Ace, non vedendo nessuno, entrò nel giardino camminando sull'erba soffice. Il pirata decise di aspettare il suo avversario Halambard sopra una delle roccie più alte del giardino, così con un paio di salti salì sulla roccia più alta e si sedette.
    Ace stava osservando i particolari del giardino quando, abbassando lo sguardo, notò un uomo vestito da marines, seduto su di un piccolo masso sovrastato da quello su cui sedeva Ace.
    L'uomo aveva dei folti capelli e, sulle mani, si potevano notare degli strani artigli di una lega metallica. Inoltre una delle sue mani era fasciata.

    "Dalla descrizione che mi hanno fornito quello deve essere il capitano di vascello Halambard in persona... mi avevano avvertito del fatto che avesse strani artigli sulle mani, ma non pensavo certo ad armi di questo tipo! Chissà cosa sta pensando lì seduto sul masso.... percepisco una grande determiinazione osservando il suo sguardo, lo sguardo di un vero combattente!! Eh, eh... bene, questo sarà un combattimento dove bisognerà sudare per vincere, e io ce la metterò tutta!!!"

    Ace, restando seduto, si girò verso Halambard e, con voce calma e pacata, gli disse sorridendo

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    "Capitano di vascello Halambard? Stavo cercando proprio te!! Ho fatto un lungo viaggio per venire fino a qui...per venire ad incontrare il mio primo avversario del torneo! Pima di tutto mi presento, sono Portuguese D. Ace, ma chiamami pure Ace! So che sei un valente marine e so anche che hai reso la vita difficile a molti pirati...eh eh eh....si prospetta davvero un bello scontro quello tra me e te!! Ad ogni modo ti consiglio di impegnarti e di sfruttare ogni occasione, perchè io ce la metterò per vincere ed andare avanti!!"

    Ace guardava il suo avversario dritto negli occhi... occhi carichi di eccitazione per l'imminente battaglia e carichi di grinta e voglia di mettersi alla prova.
    Lo scontro tra due grandi forze stava per avere inizio... entrambi avrebbero dato il massimo per ottenere una sola cosa: la vittoria!

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  4. Halambard
     
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    VOLARE ALTO...


    CITAZIONE
    "Capitano di vascello Halambard? Stavo cercando proprio te!! Ho fatto un lungo viaggio per venire fino a qui...per venire ad incontrare il mio primo avversario del torneo! Pima di tutto mi presento, sono Portuguese D. Ace, ma chiamami pure Ace! So che sei un valente marine e so anche che hai reso la vita difficile a molti pirati...eh eh eh....si prospetta davvero un bello scontro quello tra me e te!! Ad ogni modo ti consiglio di impegnarti e di sfruttare ogni occasione, perchè io ce la metterò per vincere ed andare avanti!!"

    *Halambard alzò lo sguardo fino ad incrociare quello di uno strano individuo che aveva un sorriso sarcastico dipinto sul volto, un buffo cappello e che se ne stava a torso nudo seduto su di un masso. Il Marine non lo aveva sentito entrare nella stanza. Era immerso nei suoi pensieri e quando ciò accedeva, il Capitano di Vascello era capace di estraniarsi completamente dal mondo circostante...

    Si alzò in piedi per ripondere al saluto in modo cordiale ed educato, non era nell'indole di Halambard essere sgarbato o saccente. Lui era solito considerare tutti gli avversari al suo stesso livello e a rispettarli per ciò che erano...*

    "... Io sono Halambard Drake e penso che non serva aggiungere altro. Non importa che tu sia un pirata o un marine, questo è un torneo non uno scontro per la tua cattura. Quello che ho davanti in questo momento è un semplice avversario, non un nemico da distruggere. Proprio perchè si tratta di un torneo, avrò il massimo rispetto per te e le tue idee, anche se non mi troverò mai a condividerle, e spero che la lealtà e l'impegno possano essere le parole chiave del nostro primo incontro...
    Entrambi desideriamo la vittoria, entrambi vogliamo che la storia ci ricordi e che la gloria e l'onore possano essere legati al nostro nome per sempre. Ma c'è una cosa che conta ancora di più di tutto questo... Un giorno quando saremo vecchi, quando il vigore e la forza degli anni ci avranno abbandonati e forse non saremo nemmeno più capaci di stare sulle nostre gambe, allora ci volgeremo indietro a questo scontro, a questo torneo. La domanda che ci verrà non sarà che posizione avremo conquistato, ma sarà solo se abbiamo dato il meglio di noi stessi, se non ci siamo risparmiati e se anche nell'eventuale sconfitta potremo abbandonare fieramente il luogo dello scontro. Tutto questo ci chiederemo... E il metallo della nostra medaglia sarà una cosa secondaria e quasi effimera confrontata con l'ardore che avremo profuso nella battaglia...."


    * Il Marine si spostò dai sassi. Quello non era il luogo migliore per uno scontro... Si spostò così sull'erbetta per prepararsi al suo primo attacco. Ciò che si doveva dire era stato detto, ora si doveva lasciare il campo allo scontro fisico tra i due partecipanti.

    Il Capitano di Vascello si sgranchì le gambe e girò le braccia attorno al busto. Poi si specchiò nel ruscello vicino, per poter guardare il suo volto. Non era questo un gesto di narcisismo, oppure pura scaramannzia; era piuttosto la consapevolezza di dover vedere nel profondo chi fosse, per poter dare il meglio di sè. Spesso gli uomini si accontentano, scendono a compromessi con la loro esistenza, forse per non correre il rischio di rimanere delusi. Volano basso nella vita e così diventano incapaci di contemplare la bellezza dell'alto. Rimangono a terra, accontentandosi delle poche gioie che la vita gli riserva, anzichè provare a spiccare il volo e ricercare il meglio dalla loro vita. Sono in uno stato di finto appagamento e non riescono mai a volare alti, per la terribile paura di dover prima o poi ricadere al suolo con uno schianto fragoroso. Invece Halambard sapeva che nella vita bisognava solo ricercare il meglio. Si doveva mettere anima e corpo in quello che si faceva spiccare il volo e
    lanciarsi, incuranti delle eventuali delusioni che si sarebbero incontrate. Nulla sarebbe stata come l'ebrezza di quel volo, nessuna cosa avrebbe avuto il gusto della brezza dell'alto e niente al mondo avrebbe potuto valere la bellezza dell'azzurrità...

    Halambard si preparò al suo attacco. Fece un cenno ad Ace, per non colpirlo di sorpresa, ma aspettò che fosse pronto. Poi lo scontrò potè avere inizio.
    Circa sei metri distanziavano i due lottatori. La distanza non era ragguardevole e Halambard avrebbe potuto portare il suo attacco senza troppe difficoltà. Per questo decise di precipitarsi subito sul suo avversario e non dargli il tempo di organizzare le idee. Corse in direzione di Ace e poi cominciò a roteargli intorno, mantenendo una certa distanza. Quando si sarebbe accorto del momento propizio, avrebbe aumentato radicalmente la velocità di rivoluzione e avrebbe cominciato a colpire il pirata con una serie interminabile di pugni diretti per lo più al volto e al petto. Halambard non poteva sapere se i suoi colpi avrebbero avuto effetto. Il suo avversario non era da sottovalutare, ma il marine poteva contare comunque su alcune sicurezze. In primo luogo i colpi erano diretti ad una zona ampia del corpo e non richiedevano estrema precisione, quanto piuttosto grande forza. Questa era ampliata dagli artigli sulla mano destra e dalla presenza del Jet Dial che avrebbe amplificato il colpo. In poche parole, i pugni sferrati con la mano destra sarebbero riisultati estremamente dolorosi e capaci di rompere anche qualche osso.
    Inoltre il fatto che l'attacco fosse portato in continuo movimento avrebbe fatto in modo da renderlo difficilmente schivabile e avrebbe anche permesso al marine di essere particolarmente reattivo in caso di un improvviso controattacco.
    Halambard alzò il braccio destro per sferrare un pugno all'altezza della guancia sinistra del pirata; sarebbe stato il primo di trenta, ma Ace non sarebbe stato di certo a guardare...*

    Attacco
    CITAZIONE
    Raffica di Pugni 40 MP + 10 MP (Bonus per Blood Claws) + 10 MP ( Bonus per Jet Dial): Halambard inizia a correre intorno al suo avversario descrivendo una circonferenza intorno a lui. Intanto prende a colpirlo con forza con una raffica di pugni violenti. Compie in totale tre giri attorno al nemico e sferra un totale di 30 pugni, diretti per lo più alla testa e alla parte alta del corpo.

    CITAZIONE
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    IL COMBATTIMENTO HA INIZIO: ACE SCATENA IL POTERE DEL ROGIA



    Il marine, nel sentire la voce di Ace, alzò lo sguardo fino ad incrociare quello del pirata.
    Poi Halambard si alzò in piedi e, molto educatamente, rispose ad Ace

    "........ La domanda che ci verrà non sarà che posizione avremo conquistato, ma sarà solo se abbiamo dato il meglio di noi stessi, se non ci siamo risparmiati e se anche nell'eventuale sconfitta potremo abbandonare fieramente il luogo dello scontro. Tutto questo ci chiederemo... E il metallo della nostra medaglia sarà una cosa secondaria e quasi effimera confrontata con l'ardore che avremo profuso nella battaglia...."

    Anche se Ace aveva conosciuto ben pochi marines in vita sua, il capitano di vascello gli dava l'impressione di possedere una grande personalità.
    Non parlava ad Ace in tono dispregiativo, come molti marines avrebbero fatto con un pirata, anzi lo trattava con estremo rispetto.
    Ace si alzò anch'esso in piedi e, con un sorriso sulle labbra, abbassò leggermente il cappello sugli occhi e disse al marine

    image

    "Hai perfettamente ragione, condivido in pieno le tue opinioni! Sai... se avessi scelto la strada del pirata, con la tua ambizione e determinazione saresti arrivato lontano ah, ah, ah!!! Ad ogni modo voglio dirti una cosa prima che questo scontro abbia inizio; per quanto il combattimento possa diventare cruento, io avrò sempre il massimo rispetto per il mio avversario!! Cerchiamo di combattere lealmente e di non rovinare questa sfida con trucchi o offese!!"

    Mentre parlava, Ace si incamminò verso il prato verde, fino a raggiungere il centro del meraviglioso giardino insieme ad Halambard. Ora i due erano faccia a faccia e si guardavano negli occhi.
    Il marine si stava sgranchiendo le gambe e le braccia, mentre Ace faceva scrocchiare il collo e le dita delle mani.
    Dopo pochi minuti di riscaldamento, Halambard molto onestamente fece un cenno ad Ace, per fargli capire che stava per attaccarlo. Il pirata si mise in posizione difensiva con le braccia allargate pronte a reagire all'attacco.
    Il marine cominciò a correre velocemente attorno ad Ace, bloccandolo in una circonferenza attorno a lui.

    "Bene, si è deciso ad attaccare!è indubbiamente molto abile e veloce.... mi ha bloccato ogni via di fuga senza difficoltà... ma io non starò di certo qui a guardare! Se vuole vedere le mie capacità comincierò subito con il gioco pesante, così capirà di che pasta è fatto Portuguese D. Ace!!"

    Mentre Halambard correva attorno ad Ace, il pirata mutò rapidamente la propria consistenza, diventando di fumo ed espandendosi fino a raggiungere un'altezza di 10 metri.
    Il fumo cominciò a prendere forma, delineando quello che sembrava un enorme drago bianco a cinque teste. Ace avrebbe potuto diventare ancora più enorme, ma non voleva correre il rischio di sfondare il soffitto della stanza.
    Il marines stava ancora correndo attorno al pirata, quando le cinque teste del drago si posizionarono ciascuna su un lato del corpo dell stesso drago.
    Colpire il marine a quella velocità sarebbe stato impossibile, così Ace puntò le teste del drago verso il basso e, concentrato il fumo in tutte e cinque le bocche, sparò contemporaneamente cinque densissimi raggi di fumo, che andarono a colpire tutto il terreno ai lati del drago di fumo.
    CITAZIONE
    Giant dragon: Ace, trasformatosi completamente in fumo, si espande fino ad aggiungere un altezza di 20 metri.A questo punto il corpo del pirata si modifica prendendo le sembianze di un gigantesco drago bianco a cinque teste. Ace concentra il fumo nelle bocche dei cinque draghi e, raggiunta la massima densità del fumo possibile, scatena il suo potere. Dalle cinque teste del drago, che nel frattempo allunga i colli attorno al nemico o ai nemici, partono cinque raggi di fumo, molto consistenti ad altissima velocità, che colpiscono il nemico da varie angolazioni procurandogli ingenti danni. (-80-10(X GLOVES))=-90

    Halambard, che stava girando attorno ad Ace cercando di colpirlo con dei pugni potenziati dal jet dial che teneva nascosto nella mano, fu inevitabilemente colpito dall'attacco di Ace, che interruppe la raffica di pugni del capitano di vascello.
    Ace riprese in pochi secondi il suo aspetto e la sua consistenza originale, ritrovandosi sospeso a 10 metri da terra.
    Il pirata, senza perdere tempo, puntò entrambi i palmi delle mani verso terra e, trasformate le mani in fumo e concentrando lo stesso nelle dita, sparò una serie di 20 proiettili di fumo diretti al marine, che a causa del polverone alzatosi dopo l'attacco, aveva la visuale abbastanza limitata.
    CITAZIONE
    Fog-bullet: Ace, posizionando una o entrambe le mani davanti a se, concentra al massimo la densità del fumo nelle punte delle dita. Poi il pirata spara dalle dita 20 velocissimi proiettili di fumo, che, colpendono il nemico, rilasciano tutto il fumo trattenuto dalla pressione creando violente esplosioni.(offensiva)(-40-10)=-50

    L'attacco difficilmente sarebe andato a segno, data l'abilità del marine, ma il pirata voleva provarci lo stesso.
    Ace cadde a terra in piedi e, alzando lo sguardo verso il suo avversario, disse ansimando leggermente per lo sforzo fatto

    "Allora, hai visto le mie capacità? Ho notato che i tuoi pugni, nonostante non abbiano avuto effetto, erano più veloci e potenti di pugni normali! Scommetto che quella fascia sulla mano non è stata messa lì a caso... devi sapere che viaggiando per il Grande Blu, sono stato su un'isola nel cielo, sulla quale ho potuto osservare degli strani oggetti capaci di aumentare le capacità di una persona.... di la verità, sotto quelle bende c'è un dial vero?"

    Ace sorrise... il suo avversario era davvero bene attrezzato, ma anche senza potenziamenti la sua forza era ad ogni modo incredibile.
    Il pirata fece un salto indietro di qualche metro per prendere le distanze da Halambard e, incitandolo ad ataccare con due dita, attese la prossima mossa del suo avversario.
    Ormai la vera battaglia era iniziata, e non si poteva più tornare indietro. Lo scontro sarebbe andato avanti finche uno solo dei due sfidanti sarebbe rimasto in piedi e avrebbe ottenuto la vittoria.

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  6. Halambard
     
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    LE TENEBRE DELLA RAGIONE E IL RISVEGLIO DELL'ANIMALE...



    *Halambard portò il suo attacco e fu alquanto stupito quando vide che non andò a buon fine. Soprattutto si meravigliò del fatto che il pirata davanti a lui non avesse usato una tecnica difensiva, ma si era destreggiato in una vera e propria tecnica di attacco. Era cosa abbastanza inconsueta che uno sotto attacco, contrattaccasse a sua volta per difendersi.

    Inoltre il potere che aveva generato era veramente spaventoso. Indubbiamente anche lui aveva mangiato un frutto del diavolo e da quello che aveva potuto appurare si trattava di uno dei più potenti. Sicuramente era un rogia!
    Il Marine si trovò avvolto da una nuvola di fumo, dolorante poichè i getti che uscirono dalle bocche dei cinque draghi lo colpirono in pieno. Halambard avvolto in quella nube cominciò a tossire. Gli occhi bruciavano forte ed era praticamente impossibile poter vedere qualcosa. Il Capitano di Vascello, aveva imparato una cosa ben precisa: se si era in una situazione scomoda, ci si doveva levare il prima possibile. Prese quindi il vision dial che era legato ad una collana che era noscosta sotto la maglietta e replicò un'esatta copia di se stesso. Poi cercò di uscire da quella nuvola densa di fumo. Non capì in che modo, ma mentre cercava di allontanarsi, fu colpito da qualcosa che sembravano dei proiettili. I colpi erano stati direzionati infatti verso la sua copia etera, ma nonostante ciò, alcune pallottole di fumo e soprattutto le violente esplosioni provocarono qualche danno al marine.*

    §Non è più tempo di scherzare...§

    *Mentre il fumo avvolgeva ancora il campo di battaglia, Halambard cominciò la sua celebre trasformazione. Una folta peluria nera cominciò a cospargere tutto il corpo. La massa muscolare e l'altezza crebbero vistosamente e il muso si allungò lasciando il posto a affilatissime fauci.
    Quando tutto il fumo si diradò, il pirata Ace si sarebbe trovato dinanzi, un possente lupo, che lo avrebbe sovrastato di circa due metri. Halambard muoveva la coda quasi allegramente. Aveva subito due colpi abbastanza forti da quando era cominciato lo scontro, tuttavia sembrava in apparenza estremamente felice.*

    CITAZIONE
    "Allora, hai visto le mie capacità? Ho notato che i tuoi pugni, nonostante non abbiano avuto effetto, erano più veloci e potenti di pugni normali! Scommetto che quella fascia sulla mano non è stata messa lì a caso... devi sapere che viaggiando per il Grande Blu, sono stato su un'isola nel cielo, sulla quale ho potuto osservare degli strani oggetti capaci di aumentare le capacità di una persona.... di la verità, sotto quelle bende c'è un dial vero?"

    "Ti interessa sapere se c'è un dial nella mia mano? Caro mio tu ti preoccupi troppo del tuo avversario. I più grandi limiti sono in ognuno di noi. La nostra stessa paura ci blocca e ci fa apparire lo sfidante più forte di quello che è in relatà!
    Devo dire che in parte mi hai stupito, un attacco di notevole intensità... Soprattutto per essere il primo dello scontro..."


    *La voce del marine trasformato in lupo era molto più profonda e quasi animalesca. Infatti le parole venivano spesso interrotte da strani versi che si sarebbero potuti definire veri e propri ululati. Ma non era solo la voce a cambiare quando Halambard era lupo...
    Infatti il potere di quel frutto mutava in parte la sua indole, solitamente docile, e dava invece libero sfogo alla bestia che portava dentro di sè e che cercava in tutti i modi di reprimere. Ace avrebbe sperimentato questa differenza sulla sua pelle...*

    "Credi che qualche nuvoletta di fumo possa fermarmi? Pensi veramente che sia destinato a vincere chi impiega le sue tecniche più potenti? Povero illuso. Tutto risiede nella tattica, nella strategia... Ma se vuoi mettere lo scontro sulla forza bruta hai sbagliato avversario!!"

    *Gli occhi gialli del lupo si illuminarono ed un ghigno quasi demoniaco si dipinse sul muso e mise in mostra le possenti fauci. Halambard aveva ormai fiutato l'odore del sangue, l'odore della battaglia che era destinata inevitabilmente a diventare più violenta. Aveva cercato di far comprendere al suo avversario ciò che intendeva, ma si era accorto che egli non aveva compreso. Non restava quindi altra cosa che ripagarlo con la medesima moneta!*

    "Sai come viene chiamata la luna piena sull'isola di Drum? Si chiama Rahu... In quelle notti, anche se sei rintanato nella tua casuccia al sicuro, puoi sentire l'ululato dei lupi e il digrignare dei loro denti mentre assaltano i Lapin e li sventrano divorando la loro carne... Ma sai quale è il bello di tutto ciò? La cosa che sorprende è che i lupi non mangiano nemmeno la carne dei lapin. Si divertono unicamente ad ucciderli e ad affondare le loro zanne fino a quando l'animale non è più riconoscibile e il sangue non ha tinto tutta la neve circostante di un colore rosso vivo. Se per caso in quelle notti decidi di passeggiare all'aperto è molto probabile che diverrà l'ultima passeggiata della tua vita!
    Ora asseggiarai qualcosa di molto simile, se non di peggiore!!!"


    *Halambard concluse quelle parole si avventò in pieno su Ace. Avrebbe disposto le mani a cuneo cercando di infilzare i suoi artigli all'altezza dello sterno del pirata. Ora oltre ai soliti tre artigli che teneva nella mano destra, si erano aggiunti quelli derivanti dalla trasformazione. La carne sarebbe risultata come il burro sotto la potenza di quell'impatto. Le zanne e gli artigli di metallo si sarebbero conficcate saldamente tra le costole e l'urto derivante dal Jet Dial, avrebbe assestato un ulteriore colpo. Inoltre date le dimensioni del marine, le braccia erano estremamente lunghe ed in tal modo, avrebbe potuto comunque mantenere una discreta distanza. Una volta conficcati gli artigli nella carne viva, avrebbe assestato un morso poderoso all'altezza della spalla destra, con l'intento di lacerargli i legamenti. In quel gesto si sarebbe potuta vedere tutta la brutalità di quell'attacco. Poi avrebbe cercato di allontanare il corpo dell'avversario, facendo leva con le gambe sul petto del malcapitato, prima di mettersi in posizione di difesa per un eventuale controattacco... L'animale si era risvegliato...*

    Difesa
    CITAZIONE
    Clone dell'Inganno 20 MP: Halambard sfruttando il Vision Dial, se sta per essere colpito nella parte alta del corpo, allora può creare un'immagine eterea di se stesso, mentre lui si abbassa rapidamente e compie un piccolo passetto laterale per evitare di essere colpito. In tal modo l'avversario potrebbe portare a termine il suo attacco colpendo una copia immateriale e non il vero Halambard.

    Attacco
    CITAZIONE
    Rahu (Il Plenilunio) 80 MP + 10 MP ( Forma Lupo) + 10 MP (Bonus Jet Dial) + 10 MP (Bonus Blood Claws): Halambard mette le mani a cono, poi si getta sull'avversario, con gli artigli di entrambe le mani. Il colpo è diretto in pieno addome. Una volta che vi è l'impatto, le unghie affilate del Marine si incastrano nella carne viva del rivale. Dopo di che Halambard assesta un morso alla spalla destra lacerando i legamenti. Infine con l'ausilio delle gambe preme sullo stomaco del malcapitato, allontanandolo.

    CITAZIONE
    MP= 590 - 20 - 90 = 480
    HP=560 - 30 [danni difesa 60-90] - 30 [danni attacco -(50-20)] = 500
    Oggetti: 1 pozione da 100 MP e 1 pozione da 50 HP

     
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    IL RISVEGLIO DELL'ANIMALE: L'ULULATO DI HALAMBARD



    L'attacco di Ace era riuscito solo in parte a colpire il capitano di vascello che, con un vision dial che aveva tenuto nascosto, aveva creato una sua copia eterea che aveva accusato gran parte del colpo al posto del marine.
    Ace osservò la nuvola di fumo che circondava l'avversario, piegandosi sulle ginocchia per essere pronto a rispondere ad un eventuale contrattacco di Halambard.
    Il pirata di fumo cominciò a sentire strani versi animaleschi, simili ad ululati. La nuvola di fumo scomparve e, al posto del marine, comparve un gigantesco lupo, alto più di due metri e con zanne affilatissime.

    image



    "Credi che qualche nuvoletta di fumo possa fermarmi? Pensi veramente che sia destinato a vincere chi impiega le sue tecniche più potenti? Povero illuso. Tutto risiede nella tattica, nella strategia... Ma se vuoi mettere lo scontro sulla forza bruta hai sbagliato avversario!!"

    L'animale aveva parlato... e non era l'unica cosa strana, infatti stava anche in piedi sulle zampe posteriori. Ace aveva già avuto modo di conoscere un potere del genere: doveva essere un frutto del mare di tipo zoo-zoo, come quello che possedeva Zoro, una vecchia conoscenza del pirata.
    Ma Ace notò una cosa strana... non solo il tono della voce di Halambard era cambiata, ma anche il suo modo di pensare. I suoi occhi brillavano di una strana luce che metteva inquietudine nel cuore di Ace. La sete di sangue aveva preso il sopravvento sul marine, il quieto ed educato Halambard era sparito, lasciando il posto ad un animale dedito solo alla ricerca di prede e desideroso di battersi per sentire l'odore del sangue.

    "Dannazione, adesso lo scontro prende una brutta piega! Ormai ha perso gran parte della sua lucidità...non è più quello di prima!"

    Il marine, con gli occhi iniettati di sangue, pose le mani a cuneo e, correndo verso di Ace, cercò di infilzarlo con le sue lunghe e affilate unghie all'altezza dello sterno.
    Il pirata, colto alla sprovvista dalla grande velocità del suo avversario, tentò di evitare il colpo gettandosi verso destra.
    Ma Halambard, nella sua nuova forma, era molto agile e riuscì comunque a colpire Ace di striscio al busto. Gli artigli del gigantesco lupo affondarono nella carne di Ace, provocandogli un dolore lancinante.
    Dopo l'attacco il marine scagliò Ace lontano, facendo leva sul petto con le gambe. Il pirata cadde a circa 5 metri dall'avversario, sporco di sangue su tutto il lato sinistro.
    Ace giaceva a terra, sul prato di erba verde. Il pirata teneva le mani sulla ferita, dalla quale usciva un sottile rivolo di sangue che andava a sporcare l'erbettaa verde.

    "Merda... la sua potenza è aumentata al pari con la sua ferocia!! A questo punto la situazione si complica.. devo riuscire a trovare una buona strategia, altrimenti non avrò scampo!!"

    Ace si alzò lentamente da terra, tenendosi ancora la ferita che continuava a sanguinare. Il pirata strinse le sua cinghia più stretta, per cercare di evitare la fuoriuscita del sangue.
    Lo sguardo di Ace si era incrociato nuovemente con quello del marines, ma questa volta il pirata non riusciva a capire le intenzioni del marine. Lo sguardo di Halambard era molto intenso e non lasciava sfuggire la minima traccia di paura.
    Il pirata cominciò a emettere fumo dal proprio corpo, creando dieci grosse nuvole bianche che si posizionarono su tutti i lati del marine, due per ogni lato.
    In pochi secondi le nuvole di fumo asssunsero consistenza, e presero la forma di giganteschi lupi, copie perfette di Halambard.
    CITAZIONE
    Enemy ghost: Ace, con il fumo, crea diverse copie dell'avversario, da 5 a 10. Le copie si dispongono attorno all'avversario per poi, contemporaneamente, attaccarlo da ogni lato con la sua stessa arma, che anche le copie hanno. (offensiva)

    "Sai come si dice..combatti il fuoco con il fuoco!!! Come ci si sente a dover affrontare se stesso?? Ora vedremo se saprai tenere testa a queste tue 10 copie.... sarai distrutto dalle tue stesse armi, ah ah ah!!!"

    Le otto copie di Halambard, che lo circondavano ai lati, cominciarono a correre attorno al marine bloccando ogni via di fuga e cercando di colpirlo con una serie di 10 pugni ciascuna, con l'intenzione di ferirlo con gli artigli affilatissimi, mentre le restante due copie spiccarono un salto e, trovatesi sopra del marine, utilizzarono la stesso tecnica appena utilizzata da Halambard, ponendo le mani a cuneo e cercando di colpirlo alla testa e al collo bloccandogli la via di fuga verso l'alto.

    "Vediamo come te la cavi in questa situazione! Non è mai facile misurarsi contro se stessi, ma voglio vedere se in quel corpo da animale è rimasto lo spirito di un vero combattente con un pò di tattica e cervello!!"

    Mentre le copie di Halambard attaccavano il marine, Ace si allontanò di circa 5 metri dall'avversario, per evitare di essere nuovamente colto di sorpresa.
    L'intensità dello scontro era aumentata di parecchio, e i due avversari, sempre rispettandosi l'un l'altro, stavano dando prova del proprio valore.

    SPOILER (click to view)
    Hp:284-37 (schivata critica)=257
    Mp: 538-40=498

    1 pozione da 100 Hp

     
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  8. Halambard
     
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    IL CUORE AL DI LA' DELL'OSTACOLO...



    *Se l'attacco più potente di Halambard era stato evitato con un semplice spostamento laterale, allora voleva dire che quel ragazzo era veramente eccezionale. Gli era stato sufficiente postarsi leggermente verso destra per evitare gli artigli. Il morso assestato dal marine, probabilmente andò a vuoto anche se non si capì nella confusione dello scontro...

    Il pirata aveva comunque subito in parte il colpo ed era stato scagliato dalle zampe di Halambard, a una certa distanza.*

    §Dannazione, è veloce...§

    *Ace incassò molto bene il colpo e si preparò con determinazione alla controffensiva. Creò dieci nuvole di fumo che assunsero la forma di lupo, imitando alla perfezione il marine. Otto di quelle copie lo circondarono senza lasciargli alcuna via di scampo. L'unica via che vide il marine fu quella in alto. Avrebbe cercato di compiere un balzo incredibile, facendo leva con la coda per poi piantare gli artigli nel soffitto ed evitare in tal modo di essere investito da quell'attacco. Ma appena cercò di compiere il salto, anche l'unica via di fuga venne bloccata e altre due copie di avventarono su di lui riproducendo il medesimo attacco. Halambard avrebbe voluto anche lui spostarsi di lato per evitarlo, ma non ne fu in grado, anche perchè quell'attacco era di grande intensità e sicuramente non era evitabile con un semplice saltello laterale.

    Una massa enorme di fumo gli si avventò contro, mentre lui cercava stoicamente di resistere. Il fumo seppur estremamente compresso, non era molto doloroso e non riusciva a penetrare in maniera consistente la pelle del marine. Tuttavia gli lasciò una quantità notevole di ferite superficiali e la pelliccia si tinse di un colore più scuro, chiaro segno del sangue fuoriuscito. Gli occhi gli bruciarono incredibilmente e a stento riusciva a tenrli aperti. Poi il fumo svanì, e con esso anche le copie che Ace aveva creato.

    Il suo avversario distava ora a cinque metri da lui...*

    CITAZIONE
    "Sai come si dice..combatti il fuoco con il fuoco!!! Come ci si sente a dover affrontare se stesso?? Ora vedremo se saprai tenere testa a queste tue 10 copie.... sarai distrutto dalle tue stesse armi, ah ah ah!!!
    Vediamo come te la cavi in questa situazione! Non è mai facile misurarsi contro se stessi, ma voglio vedere se in quel corpo da animale è rimasto lo spirito di un vero combattente con un pò di tattica e cervello!!"

    "Le copie che ho affrontato dovrebbero rappresentare me stesso? La vedo parecchio paradossale come cosa. Tu hai creato del semplice fumo e dalle mie parti essere fumo, equivale ad essere nulla. Sai per il fumo basta una bava di vento un po' più forte del solito perchè venga trascinato via e si disperda nell'atmosfera. Se il tuo intento è intasarmi i polmoni ci stai riuscendo benissimo, ma se il tuo obiettivo è vincere lo scontro allora dovrai cambiare mosse...
    Parli di tattica e cervello? E il cuore dove lo metti? E' con quello che si vincono gli scontri. Le tattiche vanno bene per coloro che sanno di essere più deboli. Ma chi non deve mai temere nulla, nemmeno la sconfitta, non si affida ad inutili tattiche, ma diviene puro istinto, emozioni e cuore.
    E ora io ho solo due sentimenti nel mio cuore, la delusione per ciò che sei e la determinazione a continuare a credere che alla fine la giustizia arriverà anche sul nostro scontro..."


    *Halambard schiumava di rabbia, ma non nei confronti di Ace. In fondo il pirata era uno dei tanti, altro non era che il semplice risultato della società, del modo di pensare comune. Ace voleva vincere e non avrebbe esitato ad alcun mezzo per farlo. Forse sarebbe rimasto nella correttezza, ma questo forse cambiava le cose? Halambard non voleva un avversario che rispettasse le regole, ma un avversario che andasse oltre, che fosse onesto con se stesso e che desiderasse più di ogni altra cosa la lealtà dello scontro e il desiderio di dare il massimo. Di freddi calcolatori che bramavano vincere ne era pieno il mondo ed anche Ace non si era rivelato differente...

    Il lupo spiccò un salto altissimo, fino a quasi colpire il soffitto. Per aiutarsi in quel gesto atletico, si diede anche la spinta con la coda. Poi quando raggiunse il punto più alto, cominciò a ridiscendere con estrema velocità. Halambard impattò il terreno con le mani e con il Jet Dial che amplificò l'urto, ed avrebbe creato una profonda crepa nel pavimento, oltre che a far tramere l'intero edificio. La crepa avrebbe potuto propagarsi fin sotto le gambe di Ace ed avrebbe potuto aprirsi in una immensa buca, nella quale il pirata sarebbe potuto cadere. I calcinacci delle pareti, si sarebbero potuti staccare e si sarebbe sollevato un enorme polverone. Inoltre il pavimento avrebbe potuto cedere sotto la forza di quell'impatto facendo precipitare il pirata al piano di sotto. Qualsiasi cosa sarebbe accaduta, poco importava. Halambard non avrebbe atteso troppo per lanciarsi nuovamente all'attacco.
    Infatti, avrebbe stanato il suo avversario, che se fosse stato colpito da quell'attacco si sarebbe trovato fortemente debilitato e se anche fosse stato in grado di evitarlo, di certo non si sarebbe aspettato una nuova offensiva a così breve distanza di tempo.
    Il marine avrebbe tirato un pugno all'altezza dello sterno, con la mano destra. Il colpo sarebbe stato portato dall'alto verso il basso facendo conficcare gli artigli nella carne; mentre con il sinistro avrebbe sferrato un ulteriore colpo questa volta dal basso verso l'alto diretto nel basso ventre. La combinazione di questi due pugni avrebbe potuto rompere la colonna vertebrale. Inoltre avrebbe acnhe potuto squarciare completamente l'addome dell'avversario...*

    Difesa
    CITAZIONE
    Nessuna

    Attacco
    CITAZIONE
    Combo 100 + 70 = 170

    Ikkara (La Falce di Luna) 80 MP + 10 MP (forma lupo) + 10 MP (Bonus Jet Dial): Halambard si dà un grande slancio con la coda per poi ripiombare a terra e colpire con entrambe le mani e le gambe il terreno sottostante. In questo modo apre una profonda crepa che si propaga fin sotto il suo avversario e fa cedere il terreno, facendo cadere il nemico in una grande buca. E' efficace se la distanza è inferiore ai sei metri.

    Pressione Cosmica 40MP + 10 MP (forma lupo) + 10 MP (bonus Blood Claws) + 10 MP (Bonus Jet Dial): Con la mano destra Halambard colpisce l’avversario all’altezza dello sterno con un colpo dall’alto verso il basso, conficcando i suoi artigli nella carne viva. Mentre con la mano sinistra sferra un potente pugno nel basso stomaco, dal basso verso l’alto. La combinazione di queste due mosse provoca uno schiacciamento della colonna vertebrale e un profondo squarcio su tutto il petto. Infatti quando viene sferrato il pugno con la mano sinistra, la mano destra è ancora conficcata nello sterno, e la forza impartita dal pugno, fa in modo che l’avversario venga spinto in alto. In tal maniera, gli artigli, pur restando fermi, creano un profondo solco su tutto l’addome.

    CITAZIONE
    MP= 480 - 90 - 50 = 340
    HP= 500 - 50 = 450
    Oggetti: 1 pozione da 100 MP e 1 pozione da 50 HP

    SPOILER (click to view)
    Mi sono tolto 50 danni, poichè ritengo che i guanti per i rogia intervengano nella tecnica che tu hai utilizzato. Ma la prossima volta ti pregherei di scrivere il valore totale della tecnica, perchè il dono della veggenza non me lo hanno ancora dato.. XD Grazie
     
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    NUOVE REGOLE: LA RABBIA DI ACE



    L'attacco di Ace con le copie aveva avuto effetto. Il marines aveva subito danni su tutto il corpo, ovunque si potevano notare ferite superficiali e la sua pelliccia era tinta di un rosso molto intenso; il rosso del sangue.
    Halambard, nonostante fosse appena stato colpito, non cadde a terra e cominciò a parlare ad Ace.

    "Le copie che ho affrontato dovrebbero rappresentare me stesso? La vedo parecchio paradossale come cosa. Tu hai creato del semplice fumo e dalle mie parti essere fumo, equivale ad essere nulla.......E ora io ho solo due sentimenti nel mio cuore, la delusione per ciò che sei e la determinazione a continuare a credere che alla fine la giustizia arriverà anche sul nostro scontro..."

    Detto questo Halambard, spingendosi con l'aiuto della coda, spiccò un salto verso l'alto e, ricandendo a terra, colpì il terreno con gambe e braccia, creando una gigantesca crepa che si propagò fin sotto ad Ace.

    image


    Il pirata, non immaginandosi un attacco di tale portata, tentò di evitare di cadere nella voragine facendo un salto per allontanarsi il più possibile da essa ma, nonostante la grande agilità del pirata di fumo, il salto fu troppo corto ed Ace cadde nella profonda voragine, schiantandosi al suolo.
    Ace si trovava con la schiena appoggiata a terra..l'impatto aveva provocato un leggero sprofondamento del pirata nel terreno umido.
    Un gran polverone circondava la zona, ma in pochi secondi la polvere si depositò a terra, ricoprendo tutto, compreso Ace,di un leggero strato di terriccio.
    La grande potenza del gigantesco lupo aveva provocato delle crepe persino sulle mura della stanza, e il soffitto stava ancora traballando per l'impatto.

    "Argh...che dolore...non sono stato sufficientemente veloce per evitarlo! è un miracolo che il pavimento di questa stanza non abbia ceduto, altrimenti i detriti mi avrebbero potuto seppellire e adesso non sarei più qui..."

    Ace non riusciva ad alzarsi... cadendo di schiena da una grande altezza aveva ricevuto un forte colpo alla spina dorsale, il che gli impediva momentaneamente di muoversi, dato il dolore che questo provocava.
    Mentre Ace cercava di riprendersi, Halambard non perse tempo e si lanciò nuovamente all'attacco verso il pirata, con gli artigli sguainati e una luce folle negli occhi.
    Ace, nonostante fosse con la schiena a terra, riuscì a vedere l'avversario che si avvicinava e, per non essere travolto dal suo attacco, cercò di proteggersi.
    Il pirata, restando coricato a terra, unì le proprie braccia puntandole verso il lupo, che si stava avvicinando, e le trasformò in fumo.
    Halambard era ormai vicinissimo ad Ace, e si stava scagliando su di lui per colpirlo con i suoi artigli, ma il pirata allungò le sue braccia trasformate verso il marine, avvolgendolo nel fumo e bloccando l'attacco.
    Mentre il capitano di vascello era intrappolato, la nuvola bianca che lo circondava cominciò a prendere lentamente la forma di un gigantesco serpente bianco,lungo 10 metri e spesso 3, che con le sue spire avvolgeva il marine. Il serpente cominciò ad allungarsi, fino ad arrivare a un alteza di 15 metri da terra.
    CITAZIONE
    critica:White snake: Ace unisce le braccia davanti a se e le trasforma in fumo grazie al potere del suo frutto.Dalle due braccia unite si crea un serpente di fumo che si allunga fino a raggiungere l'avversario, lo cattura e lo stritola.Poi il serpende porta il nemico verso l'alto, per poi gettarsi verso terra e schiantarsi insieme allavversario, ferendolo gravemente. (-80-10)=-90

    Ace nel frattempo era riuscito ad alzarsi da terra e, senza mai abbassare le braccia e mantenendo salda la morsa del serpente su Halambard, con un paio di salti uscì dalla voragine, arrivando sul bordo dove si inginocchiò stremato.

    "Uff,uff....hey marine...ti sembrava il caso di distruggere questo magnifico giardino per colpirmi? Adesso la pagherai...finirai nello stesso posto in cui mi hai mandato tu....anf,anf.....in fondo alla voragine!!!"

    Ace, con uno scatto d'ira, abbassò le braccia verso la grossa crepa nel terreno ed, a questo gesto, il serpentone bianco si lanciò in picchiata verso il fondo della voragine, schiantandosi sul terreno insieme ad Halambard.
    Subito dopo il serpente di fumo scomparve e le braccia di Ace tornarono alla normalità. Il pirata, sempre in ginocchio, osservò l'ambiente devastato dalla furia del marine. Gli uccelli che fischiettavano sugli alberi erano spariti, i fiori e il verde del giardino erano stati rimpiazzati da una distesa di nuda terra e la cascatella d'acqua che finiva nel ruscello era stata completamente distrutta.

    "Questo marine parla tanto di istinto, emozioni e cuore....non mi sembra che lui corrisponda a queste caratteristiche!! Tra l'altro ho notato che, quando si trova in difficoltà, cerca con le parole di ferire l'avversario nell'orgoglio per fargli perdere concentrazione... certo non è molto corretto ma è pur sempre una tattica!! Devo stare attento a non reagire alle sue provocazioni...o potrei perdere lucidità e finire male!!"

    Ace si alzò in piedi e si allontanò dal bordo della voragine, raggiungendo il muro e appoggiandosi ad esso con la schiena. L'ultimo attacco del marine lo aveva gravemente ferito, e il pirata sentiva le proprie gambe barcollare come se non ce la facessero più a sostenerlo.
    Nonostante tutti gli sforzi che avesse compiuto per diventare il migliore, Ace in cuor suo sapeva che aveva ancora molto lavoro da fare e che, da qualche parte nel mare blu, ci fossero avversari molto più forti di lui.
    Nonostante questo non aveva intenzione di arrendersi.... il suo sogno si sarebbe realizzato e il più forte spadaccino del mondo sarebbe stato lui.
    Il pirata rimase qualche secondo appoggiato al muro per riprendere fiato, poi disse quasi urlando

    "Halambard... non devi più provare a insultare me o il mio potere...niente di quello che dici potrà ferirmi più di quanto altri abbiano già fatto!!
    In quanto alla determinazione e al cuore posso anche essere d'accordo con te...senza queste due cose essenziali un combattente non può definirsi tale...ma solo perchè io non le dò a vedere non significa che io non possegga queste qualità!! Anche io, come tutti, ho un sogno e un'obbiettivo da realizzare, e ho dei motivi che mi spingono a combattere ma che non voglio stare qui a spiegarti....quindi, se per te sono davvero una delusione....vienimi a prendere e vedremo se sarà veramente così!! Ti stò aspettando marine!!!!!!!!"


    Ace si alzò dal muro e, con uno sguardo carico di determinazione negli occhi, attese che il suo avversario uscisse dalla voragine per continuare lo scontro. Nella precedente caduta aveva sbattuto la testa per terra, e del sangue scorreva sul suo volto, ma il suo sguardo era calmo e tranquillo.

    image


    Da quel momento non si sarebbe limitato a rispondere agli attacchi avversari calcolando rischi e pericoli... il pirata, da quel momento, avrebbe combattuto solo per il gusto della sfida e per l'adrenalina del combattimento.

    SPOILER (click to view)
    Hp:257-100=157
    Mp: 498-80=418

    1 pozione da 100 Hp


    SPOILER (click to view)
    scusa, hai ragione ...adesso li metto i bonus per i guanti, così non ti confondi..XD scusa ancora


    Edited by ACE_BOSS - 15/5/2009, 21:02
     
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  10. Halambard
     
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    SPALLE AL MURO...



    *Il primo attacco di Halambard fu distruttivo, il terreno si incrinò e le travi del soffitto tremarono. Fu un miracolo che la torre di Giustizia si reggesse ancora in piedi. L'intero prato era scomparso e quel paradiso aveva lasciato spazio ad una distesa di calcinacci, intonaco e polvere.
    Il Marine si lanciò nel suo secondo attacco, cercando di assestare i due violenti pugni ad Ace, ma questa volta il pirata fu bravo a reagire. Proprio mentre stava per essere colpito tramutò le sue braccia in fumo e generò un serpente bianco che imprigionò e schiantò a terra il marine.

    Halambard si alzò da terra, spostando i calcinacci e le travi su cui era caduto. La voragine che si era aperta era profonda, ma lo spessore del pavimento lo era ancora di più, e così i due lottatori non erano sprofondati al secondo piano, anche se ora ad ogni movimento il terreno sottostante cigolava... Si era solo formata una grande buca nel lato sud della stanza, vicino al muro portante... E proprio appoggiato a quel muro vi era Ace...

    Il lupo sputò per terra un grumo di sangue e saliva. Lo scontro stava entrando nella fase culminante divenendo sempre più fisico. Il marine si alzò uscendo dal buco e si mise in posizione diametralmente opposta al suo avversario.*

    §Il ragazzo ci sa fare... Mi stupisce che non sia ancora divenuto Vice-Capitano dei Volts... Ma d'altro canto da una supernova non ci si può aspettare di meno... Certe volte devo provocare, anche per infondere coraggio a me stesso. Spesso si è soli in uno scontro e le certezze che si possiedono vengono minate dall'avversario... non è facile resistere a tutto ciò..§

    *La distanza tra i due era abbastanza proibitiva. Un attacco da lontano era la soluzione ottimale, anche perchè tra i combattenti vi era pur sempre una buca di qualche metro. Inoltre Ace si era messo in una posizione abbastanza chiusa con le spalle al muro e difficili vie di fuga.*

    "Basta con le parole. Ne sono state spese a sufficienza in questo scontro. Non resta che andare fino alla fine e vedere chi di noi due rimarrà in piedi. Ti stai comportando bene e se le tue tecniche difensive mi lasciano spesso perplesso, le tue tecniche offensive sono veramente devastanti, e la loro potenza è mostruosa. Però adesso vediamo se riesci ad uscire dalla posizione in cui ti sei messo..."

    *Il marine iniziò ad agitare le braccia davanti a sè. Sembrava quasi che stesse compiendo un rituale magico. Le mani si muovevano velocemente e all'unisono, e gli artigli fendevano l'aria in maniera impressionante. I Blood Claws che aveva alle mani, incrementavano ulteriormente la velocità del movimento e lo rendevano maggiormente fluido. Halambard generò quattro fendenti costituiti di aria che assunsero al forma di terribili lupi. I fendenti vennero diretti contro Ace che si sarebbe trovato investito da dell'aria tagliente in pieno petto. Inoltre dato l'angolo di attacco, non vi erano molte possibilità di scampo. Ma il marine non si limitò a questo, ma continuò nel suo pressante attacco. e proprio quando i fendenti a forma di lupo avrebbero presubimilmente colpito Ace, allora avrebbe gonfiato il petto e avrebbe emesso un poderoso ululato, capace persino di rompere i timpani e di creare danni gravissimi alle orecchie. Gli attacchi sarebbero stati portati da lontano, ad un avversario con le spalle al muro e sul limitare di una voragine. Non sarebbe stato facile per il pirata evitarli. Inoltre essendo portati a distanza, molto probabilmente sarebbe stato arduo attuare una tecnica difensiva che portasse dei danni all'attaccante. Ma in più di un'occasione Ace aveva stupito durante quello scontro e l'esito sarebbe stato tutt'altro che scontato...*

    Difesa
    CITAZIONE
    Nessuna

    Attacco
    CITAZIONE
    2° Combo: 60 + 50 = 110

    La Potenza del Branco 40 MP + 10 MP (forma lupo) + 10 MP (bonus Blood Claws): Halambard disegna nell'aria, con i suoi artigli, 4 fendenti che assumono la forma di lupi. Questi fendenti formati di aria si scagliano sul nemico, colpendolo in pieno petto. Il Marine riesce a generare questi lupi con un angolo di 120°, in questo modo è difficile evitare l'impatto.

    Ululato Cosmico 40 MP + 10 MP (forma lupo): Raccogliendo tutto il fiato che ha in corpo, Halambard emana un potente ululato capace di stordire qualsiasi avversario. Grazie a questa mossa L'avversario subisce gravi lesioni ai timpani, inoltre è più facilmente attaccabile (in caso di combo). Ma questa tecnica è utile anche in difesa, infatti permette di deconcentrare l'avversario e non fargli portare il colpo premeditato.

    CITAZIONE
    MP= 340 - 100 = 240
    HP= 450 - [forza in difesa: 90-70 = 20 danni] = 430
    Oggetti: 1 pozione da 100 MP e 1 pozione da 50 HP

     
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    NON VI è SCAMPO: LA FORZA DELLA DISPERAZIONE



    Ace si era spostato di 1-2 metri dal muro, dato che con le proprie forze riusciva ancora a reggersi in piedi, ma il pirata stava esaurendo le energie.
    La vista di un occhio gli si stava appannando e il respiro del pirata si era fatto più ansimante.

    "Continuando così diventerò carne da macello in pasto a quel lupo! Non va....non va....dannazione, ci deve essere un modo per batterlo, non può resistere a tutti i miei colpi!!!!"

    Ace cercava una strategia per controbattere le terribili offensive del suo avversario ma, sia per la stanchezza mentale sia per quella fisica, non riusciva a trovare una soluzione.
    Mentre Ace cercava di concentrarsi, il suo avversario decise di approfittare della grande distanza che vi era tra i due per tentare un'attacco da lontano.
    Dall'altra parete del crepaccio, Halambard tagliò l'aria con i suoi artigli, formando quattro fendenti d'aria che presero la forma di quattro lupi.
    Il pirata, vedendo che gli attacchi provenivano da diverse angolazioni, cercò di attuare una difesa che coprisse tutto il corpo e, sfoderando i gunblade e ponendoli paralleli al proprio petto, cominciò a ruotare su se stesso, creando uno scudo di lame attorno a se.
    Mentre il pirata ruotava, dal suo corpo fuoriusciva del fumo, che si posizionò attorno ad Ace per formare una barriera sferica di denso fumo.
    CITAZIONE
    alta Selva bianca: Ace, quando sta per subire un attacco, espande il fumo creando attorno a se una sfera di denso fumo. Poi il pirata ruota su se stesso tenendo i gunblade paralleli al suo corpo come nella Hell mirror, creando così una barriera di fumo e lame che serve sia come difesa che come attacco. (difensiva) (40-10)=-50

    L'attacco di Halambard colpì in pieno lo scudo creato da Ace e, impattando violentemente, mandò Ace a schiantarsi contro il muro dietro di se.
    Il pirata andò a sbattere violentemente contro il muro di cemento, lasciando una piccola buca nella parete tanto era stato forte l'impatto.
    Per la violenza del colpo, Ace perse la presa dei suoi due gunblade, che caddero in terra.
    Ace, dopo aver sbattuto la schiena sul muro, cadde a terra in ginocchio. Le gambe sanguinanti del pirata si trasformarono in fumo, e cominciarono ad assorbire i detriti presenti sul campo di battaglia.
    CITAZIONE
    critica Giant hammer: Ace trasforma le sue gambe in fumo e, facendolo scorrere verso l'alto, assorbe ghiaia,ciotoli, sassi....Poi,facendo scorrere il fumo all'interno del suo corpo, trasporta il materiale solido ad una o ad entrambe le mani, che nel frattempo sono state trasformate in fumo e ingigantite, fino a raggiungere il diametro di 3 metri.Quando tutto il materiale è stato trasferito alle mani queste diventano solide e pesantissime, e quindi Ace può scagliare all'avversario una serie di 15-20 poderosi pugni dall'alto verso il basso, schiacciandolo al terreno. (-80-10)=-90

    "Adesso basta....ADESSO BASTA!!!!!!!! Come mai nemmeno con i miei gunblade riesco a difendermi dai suoi attacchi? è forse questo il mio limite? Non posso fare più di così..... non posso ottenere questa vittoria? No....questo non..n-non è giusto!!! Mi sono impegnato tanto....mi sono preparato impegnando tutto me stesso per partecipare a questo torneo....e adesso dovrei tirarmi indietro? No....NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!"

    I detriti, assorbiti dalle gambe del pirata, venivano trasportati alle mani, ingigantendole e rendendole più dure e resistenti.
    Nel frattempo il suo avversario non era restato a guardare, e con un potente ululato, generò un'onda d'urto che si diresse velocemente verso di Ace.
    Ma il pirata, rifiutandosi di darsi per vinto, si rialzò in piedi e, strette le mani in due giganteschi pugni di circa 4 metri di diametro ciascuno, urlò verso Halambard

    "No, non permetterò che finisca così....non ti lascerò la vittoria, almeno non in questo modo!! Sappi che non mi arrenderò mai davanti a te....mai... ho ancora un sogno da realizzare, e se mi fermassi qui non avrei più motivo per andare avanti! Io mi impegnerò al massimo...io non cederò davanti ai tuoi attacchi....PERCHè IO DIVENTERò IL PIRATA PIù FORTE DI TUTTI!!!!!!!!!"

    Mentre l'onda durto si dirigeva verso Ace, il pirata allungò le braccia trasformate in fumo e le diresse verso Halambard, intercettando una parte dell'ululato e deviandolo dalla traiettoria.
    L'ululato raggiunse Ace, con una potenza molto ridotta. Nel frattempo Ace continuò ad allungare le braccia verso il marine, stringendo i pugni più che poteva.
    Le orecchie di Ace sanguinavano per l'ululato di Halambard che aveva raggiunto i suoi timpani, le ferite su tutto il corpo non smettevano di sanguinare....ma Ace era cmpletamente concentrato in quell'attacco e non badava a quanto il suo corpo soffrisse.
    Le mani di Ace arrivarono a pochi metri da Halambard e a quel punto Ace, con un ultimo fortissimo urlo, utilizzò tutta la potenza che gli era disponibile e colpì frontalmente il marine con entrambi i pugni, continuando ad allungare le braccia fino a schiacciarlo contro il muro.


    Terminato l'attacco, Ace ricadde in ginocchio,esausto per tutte le energie che aveva consumato nell'ultima offensiva. Le braccia e le mani di fumo scomparvero e tornarono alla propria forma e consistenza originale.
    I detriti che erano presenti nei pugni, caddero a terra ricoprendo il marine. Ace appoggiò entrambe le mani a terra, per sorreggersi, e osservò la propria immagine riflessa sulla lama lucente di uno dei suoi gunblade.

    image


    Gran parte del suo volto era ricoperto di sangue, ma l'espressione del pirata non era minimamente cambiata nel corso del combattimento, ed era la stessa di quando avevano cominciato la sfida.
    Lo sguardo di Ace era ancora carico di speranza e combattività, e niente avrebbe potuto toglierlo dai suoi occhi.

    SPOILER (click to view)
    Hp:157-10 [60 (attacco Halambard)-50(difesa Ace)]=147
    Mp: 418-40-80=298

    1 pozione da 100 Hp
     
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  12. Halambard
     
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    BASTA GUARDARE IL CIELO...



    *Halambard vide Ace proteggersi in una nuvola di fumo ed evitare così parte del suo attacco. Non perse un secondo ed effettuò l'ulutato, ma anche in quella circostanza il pirata si dimostrò pronto e reattivo. Il marine ricordò solo due braccia di fumo venirgli incontro e scaraventarlo contro il muro che aveva dietro. L'impronta del possente animale rimase disegnata nella pietra mentre lui cadde a terra e successivamente venne ricoperto dai detriti trasportati dall'attacco avversario. Sotto quel cumulo di macerie, il lupo ansimava pesantemente. Un rivolo di sangue gli scorreva sulla tempia ed interrompeva la sua corsa nella bocca del marine. Il possente petto era premuto contro il terreno e gli occhi bruciavano fortissimo sia per il fumo che per la polvere...

    Il lupo per un istante chiuse gli occhi. Si immaginò da piccolo quando correva a perdifiato sulla collina e poi si sdraiava sul prato a guardare il cielo. Era una sensazione incredibile. Guardava il cielo e non doveva pensare a niente. Vedeva quelle nuvole correre placidamente e sognava di essere come quei batuffoli di bianco. In quegli istanti la mente era libera, non pensava a niente, non era niente... Era come se si estraniasse dal mondo. Il dolore, le preoccupazioni, i problemi svanivano sotto la bellezza di quella azzurrità. Uno strano senso di pace avvolse il marine a quella visione. Tutto apparve così chiaro e nitido.

    Non riusciva a capacitarsi del fatto di essersene accorto solo ora. Era bastata la visione del cielo, per comprendere che tutto in fondo era secondario, che tutto era effimero. Ogni cosa era destinata a passare rapidamente come quelle nuvole. La gloria, il successo, la medaglia di un torneo. Tutto ciò che stava compiendo in quel momento gli sembrò quanto mai futile. Doveva capire ciò che era veramente importante nella vita per poterlo perseguire con determinazione...
    Ma lui già sapeva cosa era importante, cosa gli era vitale come l'aria che respirava... era il cielo. Ma non il cielo inteso come una semplice macchia scura che aleggia sopra le nostre teste, ma come l'aspirazione più alta, i valori, il senso del divino, la conoscenza che la nostra esistenza ha un preciso scopo e che non può riguardare solo noi stessi in modo egoistico.

    Halambard lo aveva compreso in quel preciso istante, oppure questo ideale giaceva da sempre nel suo animo. Quel torneo non era solo per se stesso. Si ripromise che avrebbe cercato di vincerlo ma non per vanagloria personale, ma perchè con la forza e l'esperienza acquisita avrebbe fatto del bene, sarebbe stato utile, in un qualche modo. Decise che da quel momento il suo obiettivo primario non sarebbe stato arrestare i pirati solo per vederli soffrire in un carcere per le loro malefatte, ma avrebbe cercato sempre e comunque di aiutarli a riflettere e a riportarli sulla via della Giustizia.

    Fu per questi motivi che trovò la forza di alzarsi, di levare dal suo corpo i detriti ed essere di nuovo pronto a combattere...*

    "Ho predicato uno scontro leale e invece anche io ti ho denigrato, ti ho offeso colpendoti nel vivo. Di questo ti chiedo scusa. So bene che anche tu desideri più di ogni altra cosa la vittoria ed è giusto che tu la persegua con tutte le tue forze. Posso non condividere ciò che sei, le idee che possiedi, ma credimi darei la mia stessa vita affinchè tu possa esprimere in piena libertà il tuo essere... Lo scontro non so come andrà a finire, ma penso che ancora più importante del verdetto finale sarà comprendere cosa abbiamo imparato. Non ho la presunzione di insegnarti nulla, ma io ho capito che spesso siamo noi stessi il male che cerchiamo di combattere negli altri. Io devo tenere a freno il lupo che è in me... E per fare tutto ciò devo tenere sempre bene presene i motivi che mi spingono a battermi e che esulano da desideri personali... Spero che tu sia pronto a continuare..."

    *Un buco separava i due contendenti, ma non era più il momento di attacchi da lontano. Halambard prese una rincorsa e poi spiccò un meraviglioso salto. Al momento dello stacco le gambe si piegarono e i muscoli si contrassero, oltre che la coda aiutò nello slancio. La parabola del salto fu stupenda. Halambard superò il buco e poi si posizionò, mentre era ancora in volo, per compiere il suo attacco. Distese il braccio destro mettendo gli artigli davanti al corpo ed irrigidì i restanti muscoli. Il salto a parabola sarebbe terminato contro il volto di Ace che sarebbe stato sfregiato dagli artigli, in caso di impatto. Il corpo restante del marine sarebbe stato protetto, in quanto la prima cosa che avrebbe incontrato il pirata sarebbero state le pericolose lame. Inoltre il colpo sarebbe stato accentuato anche dalla forza di gravità, viste le immense dimensioni del lupo...*

    Difesa
    CITAZIONE
    Nessuna

    Attacco
    CITAZIONE
    Trivella infernale 20MP + 10 MP (forma lupo) + 10 MP (bonus Jet Dial) + 10 MP (bonus Blood Claws): Prendendo slancio con le gambe e distendendo il braccio destro, Halambard compie un salto in avanti. Con una traiettoria parabolica colpisce l’avversario in pieno volto con la mano destra, lacerando il viso del nemico.

    CITAZIONE
    MP= 240 - 30 = 210
    HP= 430 - [forza in difesa: 90-50 = 40 danni] = 390
    Oggetti: 1 pozione da 100 MP e 1 pozione da 50 HP

     
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    IL MUTAMENTO DI HALAMBARD: LA FORZA CHE PROVIENE DAL CUORE

    La battaglia durava ormai da parecchie ore, lo scontro era tra due combattenti di altissimo livello e nessuno dei due era intenzionato a mollare.
    Tra Halambard ed Ace vi era un'immensa voragine che, come la distanza tra la terra e il cielo, separava i due avversari.
    Dopo l'ultimo contrattacco di Ace, il marine aveva subito danni su ogni parte del corpo ed era stato ricoperto dalle macerie. Il pirata non aveva dubbi sul fatto che si sarebbe rialzato, infatti sapeva benissimo che il capitano di vascello Halambard non è il tipo d'uomo che si da per vinto.
    Come previsto, il cumulo di macerie cominciò a muoversi e a tremare. Lentamente il cumulo di detriti si sparse a terra,e da sotto questi uscì Halambard. Il marine si era rialzato in piedi, come Ace si aspettava...un rivolo di sangue scorreva sulla fronte del marine e finiva nella bocca del lupo.
    Ace si mise in posizione difensiva, pensando che l'avversario avesse intenzione di fargliela pagare per l'attacco di prima, invece Halambard, con voce tranquilla disse ad Ace

    "Ho predicato uno scontro leale e invece anche io ti ho denigrato, ti ho offeso colpendoti nel vivo. Di questo ti chiedo scusa...ho capito che spesso siamo noi stessi il male che cerchiamo di combattere negli altri. Io devo tenere a freno il lupo che è in me... E per fare tutto ciò devo tenere sempre bene presene i motivi che mi spingono a battermi e che esulano da desideri personali... Spero che tu sia pronto a continuare..."

    La voce rabbiosa del lupo, che Ace aveva potuto ascoltare fino a quel momento, era sparita e il marine sembrava aver ripreso il suo solito comportamento.
    La bestia che aveva preso il controllo su Halambard aveva ceduto davanti alla grande forza di volontà e alla purezza di cuore del marine, che, deciso a continuare a combattere, spiccò un lunghissimo salto per raggiungere il bordo della voragine sul quale si trovava Ace.

    "Certo che sono pronto a continuare....non sono il tipo che si arrende tanto facilmente!! Sono contento che sia tornato te stesso, così potremo riprendere il leale duello che avevamo iniziato!"

    Il marine superò il bordo della voragine e, ancora in volo, utilizzò il suo slancio per cercare di colpire il pirata con i suoi artigli. Halambard si dirigeva frontalemente verso Ace, con il braccio destro posizionato davanti a se e pronto a squarciare la carne con i propri affilatissimi artigli. Ace, nel vedere che Halambard si era finalmente deciso a combattere con il cuore, come aveva detto all'inizio dello scontro, raccolse i gunblade e, rinfoderandoli, sorrise.

    "Adesso si può combattere finalmente tranquilli.....voglio godermi questo combattimento fino alla fine, chiunque alla fine sia il vincitore! D'altro canto questa esperienza non potrà che rafforzare entrambi!!!"

    Il pirata di fumo non si fece cogliere di sorpresa e, vedendo arrivare l'attacco, arretrò di qualche metro e, appoggiando rapidamente le mani a terra, scatenò il potere del rogia.
    Le braccia e le mani di Ace si trasformarono in fumo, che il pirate fece infiltrare tra le piccole crepe nel terreno createsi dal precedente attacco di Halambard.
    Il fumo fuoriuscì, formando una linea, davanti al marine ancora in volo e si espanse formando un gigantesco muro bianco alto circa 7 metri che, avanzando verso Halambard, bloccò i suoi artigli e spinse lontano il marine, con l'intento di farlo cadere nella voragine.
    CITAZIONE
    alta Giant press: Ace pone una o entrambe le mani a terra, facendone fuoriuscire del fumo che penetra nelle piccole crepe del terreno. Il fumo, scavando la terra o la roccia, fuoriesce a circa cinque metri dal nemico (la distanza varia a seconda della distanza dei due avversari) e si compatta creando un enorme e solido muro bianco, alto circa 7 metri e largo dieci (la larghezza può vriare a seconda del campo di combattimento) che si sposta verso l'avversario. Questo muro di fumo può essere utilizzato per parare un attacco avversario ma anche per schiacciare il nemico contro un ostacolo (un muro, una montagna..) o farlo cadere se si trova sul bordo di un precipizio. (offensiva/difensiva) (-40-10)-50

    Ma Ace non aveva intenzione di limitarsi a respingere l'attacco nemico, infatti, mentre il muro bianco stava scomparendo ed Ace non era ancora visibile al suo avversario, cominciò ad assorbire in pochi secondi gran parte dei detriti presenti sul terreno.
    "Non hai ancora visto niente....il bello deve ancora venire!!!!!!!"
    Nel frattempo il corpo di Ace era diventato interamente di fumo e, riempiendosi di frammenti di roccia, muro e terreno, cominciò ad ingigantirsi e ad appiattirsi, fino ad assumere la forma di un disco.
    I detriti di roccia e cemento, sfregandosi e levigandosi l'un l'altro all'interno del corpo di Ace, divennero affilati e appuntiti e, posizionandosi sul bordo del disco, resero il bordo affilato e tagliente.
    A quel punto Ace spiccò un salto verso l'alto e, arrivato sopra il marine, fece fuoriuscire dal disco due braccia di fumo che, allungandosi, arrivarono ad aggrapparsi a due crepe nel terreno sottostante Halambard.
    Il disco di fumo cominciò a ruotare, formando una gigantesca sega rotante di circa 5 metri di altezza, e a quel punto Ace, tirandosi con le braccia verso il basso, cominciò a scendere velocemente verso il basso, cercando di colpire il marine al petto ad altissima velocità con la gigantesca sega circolare.
    CITAZIONE
    alta Giant axe: una delle mosse più spettacolari di Ace. Il pirata, assorbendo dalle gambe trasformate in fumo sassi, ciottoli... fa ruotare i detriti all'interno del suo corpo, che si allunga e si appiattisce prendendo la forma di una sega circolare di circa 5 metri di altezza.
    I detriti, sfregandosi l'uno contro l'altro, si affilano a vicenda e si posizionano sul bordo della sega circolare rendendo il bordo affilato. A quel punto Ace fa fuoriuscire dalla sega circolare due braccia di fumo che si allungano fino a catturare il nemico e, una volta catturato, il pirata, facendo girare la sega circolare, si tira con le braccia verso il nemico per colpirlo al torace con la sega circolare procurandogli gravi danni da taglio. (offensiva) (-40-10)=-50

    SPOILER (click to view)
    Hp:147
    Mp: 298-40-40=218

    1 pozione da 100 Hp

     
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  14. Halambard
     
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    SEMPRE IL MASSIMO...



    *Mentre il marine si lanciava contro il suo avversario protendendo in avanti i suoi artigli, si trovò nuovamente invaso dal fumo. Questa volta però il fumo assunse una consistenza tale da divenire impenetrabile e gli artigli si infransero su quella barriera. Il volo di Halambard venne così interrotto bruscamente ed in maniera rapida e il Capitano venne sbilanciato, rischiando di cadere di schianto nella voragine da lui stesso creata. Tuttavia fu agile a rimettersi in posizione per poter atterrare con i piedi e non di schiena. Ma proprio mentre stava per atterrare sui calcinacci all'interno del buco, Ace provò un nuovo attacco per mettere in ulteriore difficoltà il marine. Il pirata iniziò a trasformarsi in fumo e ad appiattirsi. Poi cominciò a roteare vorticosamente senza sosta. Si era tramutato come in una specie di sega circolare di fumo. Inoltre i detriti che alzava, sfregando gli uni contro gli altri, si affilavano rendendo ancor più micidiale l'attacco. Ace allungò le braccia di fumo, per imprigionare il marine e poi trascinarlo vicino a quella specie di lama rotante. Ma Halambard non stette a guardare. Aveva ormai compreso che il suo avversario utilizzava unicamente i poteri derivanti dal suo frutto e per questo, appena vide che Ace si preparava all'attacco, inspirò a pieni polmoni per gonfiare il petto. Questa manovra avvenne mentre era ancora in volo e quando atterò nella buca e le braccia di fumo di Ace si lanciarono contro di lui, Halambard emanò un poderosissimo soffio. Dalle grandi narici e dalla bocca del lupo, venne emanato un gran quantitativo di aria che dissolse il fumo generato da Ace. Le braccia del pirata parvero dissolversi nel nulla ed in tal modo Halambard non venne afferrato e trascinato vicino alla sega circolare.*

    §Me la sono vista brutta... Ma ora cosa faccio?§

    *Halambard era nella buca, e sopra di lui vi era il pirata Ace che stava fermando la sua rotazione. Era impensabile effettuare un attacco da quella posizione, sarebbe equivalso ad un vero e proprio suicidio. L'unica cosa che poteva fare il marine era uscire da quel buco. Fu così, che approfittando del fatto che Ace stesse ancora ruotando su se stesso, cercò di arrampicarsi sulle pareti della buca per riguadagnare la sua posizione.

    La buca era profonda ma date le immense dimensioni del marine non gli fu difficile uscirne con un grande balzo.
    Lo scontro stava aumentando di intensità, ma inevitabilmente stava volgendo al termine. I due combattenti si erano affrontati a viso aperto senza troppi calcoli e piano piano le energie li stavano abbandonando.*

    §Mi sarei aspettato uno scontro più facile, invece questo Ace è veramente in gamba. Ma non è il momento di abbandonare. Bisogna lottare con maggiore forza, perchè la fine si avvicina. Non vorrei mai dover convivere con il rimorso di non aver dato il meglio di me. Non mi posso assolutamente risparmiare!!§

    *Halambard si mise in posizione di difesa, aspettando l'attacco del pirata. Arretrò di circa sei metri rispetto al margine della buca, per avere maggiore spazio di manovra... Ora per attaccare Ace avrebbe dovuto superare la voragine che li divideva. Non era molto grande e nemmeno eccessivamente profonda, tuttavia era sempre un impedimento ulteriore ad un possibile attacco. Halambard guardò negli occhi il pirata e si preparò all'aggressione. Indubbiamente Ace aveva già pensato a come aggirare il problema e portare ugualmente il suo colpo...*

    Difesa
    CITAZIONE
    Soffio della Vita 40 MP + 10 MP (forma lupo): Halambard inspira a pieni polmoni dopo di che emana, dalle possenti narici un poderoso soffio. La potenza di tale attacco è in grado di sdradicare un albero. La tecnica può essere sia di attacco, sia di difesa. Se usata per attaccare, il soffio viene diretto in pieno volto nemico.

    Attacco
    CITAZIONE
    Nessuno

    CITAZIONE
    MP= 210 - 50 = 160
    HP= 390
    Oggetti: 1 pozione da 100 MP e 1 pozione da 50 HP

     
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    VECCHI RICORDI



    L'attacco del pirata era stato facilmente evitato dal marine che, con un potente soffio capace di sradicare gli alberi, aveva spazzato via la sega circolare di fumo, annullando così l'attacco di Ace.
    Il pirata riassorbì il fumo che il proprio corpo aveva rilasciato e, lasciando cadere a terra i detriti assorbiti, atterrò in piedi con un piccolo tonfo sul terreno.
    I due avversari, in quel momento, si trovavano su due differenti sponde della gigantesca voragine... lontani l'uno dall'altro e impossibilitati ad effettuare un'attacco ravvicinato corpo a corpo.
    Una scena simile Ace l'aveva già vissuta in passato, con un suo vecchio amico. Il pirata, da piccolo, aveva vissuto la terribile esperienza di aver perso entrambi i genitori in un incendio.
    Lo stesso Ace sarebbe potuto restare vittima delle fiamme, se non per un'uomo di nome Rob Lucci, che quel giorno, passando per i dintorni, notò l'incendio e, entrando nella villa in fiamme, salvò il bambino.
    Ace visse per molto tempo con i suoi zii, in una casa in campagna, dove ogni giorno si allenava con Lucci per diventare un forte combattente.

    image


    Lucci sfruttava la sua potenza nelle gambe per attaccare Ace da lontano e per evitare gli attacchi allontanandosi dal ragazzino.
    Il bambino, di appena 13 anni, non aveva la minima esperienza e ogni volta veniva battuto dal suo amico. Quando Lucci se ne andò, Ace promise solennemente che si sarebbe impegnato a migliorare per riuscire un giorno a batterlo.
    Ace per alcuni anni, si impegnò ad allenarsi migliorando notevolmente il suo stile di combattimento

    imageimage


    Il pirata infatti, pochi anni dopo, aveva intrapreso il suo viaggio nel grande blu, lasciando il suo villaggio per diventare un pirata.
    Adesso quel viaggio l'aveva portato a partecipare ad uno dei più importante dei tornei tra combattenti di ogni parte del grande blu. Ace aveva intenzione di vincere quel torneo per poter ampliare la propria fama di pirata, riuscendo così a farsi notare da Lucci. Ormai Ace era migliorato tantissimo dai suoi primi combattimenti.
    Il pirata era arrivato fino a lì e non aveva intenzione di fermarsi, ma di proseguire e migliorarsi.
    Forse un tempo in una situazione del genere si sarebbe ritirato, ma Ace era molto maturato sia fisicamente che nel cuore e adesso poteva trovare la soluzione.

    "Non ti vuoi avvicinare? Bene...non ho bisogno di venire fino a lì con i poteri del mio frutto!"

    Ace, avvicinandosi al bordo della voragine, pose le proprie mani davanti a se con i palmi aperti e le dita unite. Le mani si trasformarono in fumo, che cominciò a concentrarsi nelle punta delle dita.
    Raggiunta la massima densità, il pirata cominciò a sparare una serie di 20 velocissimi proiettili di fumo, muovendo le braccia da sinistra verso destra, per colpire tutta la sponda dove si trovava Halambard.
    CITAZIONE
    Fog-bullet: Ace, posizionando una o entrambe le mani davanti a se, concentra al massimo la densità del fumo nelle punte delle dita. Poi il pirata spara dalle dita 20 velocissimi proiettili di fumo, che, colpendono il nemico, rilasciano tutto il fumo trattenuto dalla pressione creando violente esplosioni.(offensiva) (-40-10)=-50

    I proiettili, colpendo il terreno o il nemico, sarebbero esplosi liberando il fumo concentrato e creando 20 grandi onde d'urto.

    "Non so come andrà a finire....ma ce la metterò tutta!!!!"

    Ace, guardando l'avversario negli occhi, sorrise e, abbassate le mani, si preparò a contrastare la prossima mossa del capitano di vascello Halambard.

    SPOILER (click to view)
    Hp:147
    Mp: 218-40=178

    1 pozione da 100 Hp


    SPOILER (click to view)
    l'immagine è solo per dare un'idea di come potesse essere l'addestramento XD


    SPOILER (click to view)
    ho modificato solo aggiungendo il bonus dei guanti per i rogia, come mi ha detto Halambard




    Edited by ACE_BOSS - 19/5/2009, 21:59
     
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25 replies since 11/5/2009, 15:00   529 views
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