La Fuga di Luck

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In seguito all'ultimo incontro perso contro lo stesso Mr.0, non che Boss dell'organizzazione di cui Luck faceva parte, quest'ultimo fu portato alla base della marina di Rogue Town, la prigione per i pirati aventi la sua taglia. Luck era sotto la custodia di Monkey D. Garp che ogni mattina alle 8 e ogni pomeriggio alle 15 faceva un giro di perlustrazione per le celle verificando che tutto sia in ordine. Le celle erano sorvegliate da dei soldati della marina che ogni 2 ore si davano il cambio, vi erano due pause d'aria di 15 minuti alle 9 del mattino e alle 14 del pomeriggio. Luck si trovava nella cella n.1759 del piano rialzato... ragionando sugli orari e sugli avvenimenti doveva escogitare un piano per fuggire.

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1°Step: Provare ad Evadere.

Era trascorso un giorno dalla prigionia di Luck, anche se li da poco aveva già studiato i comportamenti e gli orari delle sostituzioni, delle pause e delle visite di Garp... era già convinto di poter evadere.
Garp si era presentato alle 8 del mattino, mentre le guardie si davando il cambio, col suo bel sorriso e mani incrociate dietro la schiena che pestolando lentamente per i corridoi della prigione scrutava i prigionieri e si assicurava che tutto fosse a posto. Andando avanti raggiunse anche il piano rialzato passando davanti alla cella n. 1759 notando l'ultimo arrivato.

"Questo è Luck, uno degli esponenti di quella banda criminale segreta... tze!"

Garp riprese il cammino e verso le 8.30 se ne usci dalla zona delle celle per passare negli uffici dove molto lavoro lo aspettava. In quel momento Luck si svegliò, stava aspettando l'ora d'aria, la sua occasione. Le guardie che sorvegliavano la sua cella si voltarono appena scoccarono le 9, e con la chiave aprirono la cella del carcerato obbligandolo ad uscire e puntandogli contro una spada affilata.

"Vieni fuori canaglia, sono le nove, ora hai i 15 minuti di pausa, come ieri ti scorteremo di fuori per poi venire a riprenderti..."

Le due guardie obbligarono Luck ad uscire per poi poterlo scortare fino al cortile esterno recintato e sorvegliato. Cosa avrebbe fatto Luck? Li avrebbe seguiti fino a raggiungere il cortile per poi crearsi una situazione migliore per evadere o sarebbe entrato subito in azione?

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2°Step: Una Via Libera.

I marines scortarono il prigioniero giu per le scale e nei corridoi insieme agli altri prigionieri per raggiungere il portone che dava sul cortile, aprirlo, e farli uscire. Il cortile era completamente chiuso ai lato, non vi erano porte o scappatoie, negli angoli vi erano delle postazini di vedetta dal quale dei cecchini marine potevano tener d'occio dall'alto tutto ciò che accadeva fuori dalla prigione e nei dintorni. Sui muri vi era del filo spinato, cercare di scavalcarli sarebbe stato inutile ed infine in cortile era colmo di prigionieri disarmati che come Luck stavano prendendo una pausa e accando al portone vi erano diversi marines che scrutavano gli atteggiamenti dei carcerati attendendo che i 15 minuti trascorressero.

"I quindici minuti sono trascorsi, è ora di ritornare tutti nelle vostre celle!!"

Un marine urlò quella frase facendo suonare un campanello di raccolta. I prigionieri dovevano mettersi in fila per poi venir nuovamente scortati dai marines alla propria cella. Luck era l'ultimo arrivato percui era l'ultimo dell'appello... doveva aproffittarne dell'occasione, essendo l'ultimo avrebbe potuto cercare di svignarsela senza che gli altri se ne accorgessero.

"Luck, cella n. 1759... vieni dentro, tu sei l'ultimo."


Cera soltanto un marine armato di spada ad attenderlo, gli altri erano già dentro occupati con gli altri prigionieri percui quel momento era l'unico buono da cogliere cercando di sconfiggere il marine con un colpo solo e, sperando che nessuno dei marines all'interno se ne potesse accorgere, aver 45 minuti di tempo libero per cercare di fuggire visto che alle 10 ci sarebbe stato un altro cambio di guardie e quindi tutti si sarebbero accorti della sua mancanza.

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3°Step: Tra i Corridoi della Prigione.

Il cortile era pieno di Marine e Prigionieri ma in un attimo si svuotò mostrando solo Luck in compagnia del marine incaricato di riportarlo in cella. Il marine si avvicino per far strada a Luck ma quest'ultimo reagì improvvisamente cogliendo di sorpresa il marine che non vedeva nulla di preoccupante nella persona di Luck ma in quel momento lo stese in un batter d'occhio. Il prigioniero scagliò 75 calci con la gamba sinistra che andarono a colpire il povero marine al fianco destro per poi continuare col altri 100 calci diretti all'addome. Il marine cadde a terra perdendo i sensi, il prigioniero lo aveva colto di sorpresa e gli aveva inflito due attacchi che lo tramortì immediatamente... in quel momento Luck era libero ma coscente di dover fuggire dalla struttura velocemente ma senza farsi scoprire o per lui sarebbe stata la fine.

Il cortile era completamente chiuso ai lati, non vi erano porte o scappatoie, sui muri vi era del filo spinato... scappare dal cortile era impossibile ma anche se Luck ci fosse riuscito avrebbe dovuto fare i conti con i cecchini sulle torri di vedetta che non l'avrebbero lasciato scappare lontanto. L'unico rimedio era rientrare nella prigione dalla porta che aveva davanti controllando prima che il corridoio fosse libero e se lo fosse stato avrebbe notato due porte in fondo al corridoio, una sulla sinistra e una sulla destra. La porta sinistra portava alle celle ma era meglio non ritornare in quel posto stra colmo di guardie, la porta sulla destra portava a degli altri coridoi dove si districavano uffici e stanze adibite alle facende dei marine... tra quei corridoi vi era anche quello che portava all'uscita ma trovarlo sarebbe stato troppo complicato. Prima di tutto Luck doveva tener presente che aveva soli 45 minuti prima che avvenisse il cambio delle guardie e ciò voleva dire che presto quei corridoi si sarebbero intasati di marine che lo avrebbero visto ma anche se si fosse nascosto da qualche parte l'allarme sarebbe stato dato comunque visto che il sostituto del marine sconfitto si sarebbe accorto della sua mancanza.

Come prima cosa era meglio raggiungere la porta situata sulla destra, entrarvi cautamente stando attenti di non essere visti e nascondersi dietro la prima porta del corridoio, era un piccolo ripostiglio dove erano tenute scope e detersivi per la pulizia... da quella prima porta avrebbe potuto controllare tutto il primo corridoio, se passava qualche marines ed eventualmente decidersi sul da farsi.

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4°Step: Ecco l'Uscita

Trascorse un minuto e Luck poteva agire, doveva cercare di trovare un uscita da quel labirinto fatto da innumerevoli corridoi, cautamente doveva cercare qualcosa che lo potesse dirigere verso la liberà. Uscendo dal ripostiglio e percorrendo il corridoio si sarebbe trovato a fare una scelta, il corridoio si divideva in due, a sinistra vi erano delle porte con affissi degli strani nomi mentre a destra vi erano alcuni uffici e uno di questi aveva la porta semi aperta sul quele era affisato un nome: Hermeppo.

Se Luck avesse scelto di percorrere il corridoio a destra e sbirciare nell'ufficio avrebbe notato con piacere 2 fatti: primo, vi era una piantina della prigione affissata sulla parete con le rispettive entrate o uscite; secondo, quell'ufficio poteva essere usato a proprio favore potendo nascondersi al suo interno se qualcuno si sarebbe messo a passeggiare tra i corridoi.

Se la scelta del fuggiasco fosse stata quella d'entrare a perlustrare la stanza dalla porta semi aperta avrebbe avuto tra le mani una piantina della prigione con la quale avrebbe potuto scappare inoltre chissà cosa avrebbe potuto trovare all'interno di quell'ufficio.

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5°Step: Hermeppo

Luck entrò nella stanza dalla porta semi aperta, era un ufficio nel quale trovò una piantina raffigurante le mura della prigione di Rogue Town. Avendo trovato tale aiuto sperava già d'aver trovato una via di fuga sicura ma, proprio mentre si avvicinò alla porta per scrutare il corridoio, essa si aprì mostrando una figura alta, snella e dai lunghi capelli biondi. Costui era Hermeppo che, come al solito, stava cercando di battere la fiacca gironzolando in giro per il carcere ma in quel momento aveva deciso di ritornare al lavoro. Immediatamente non si accorse dell'intruso, indossava dei occhiali da sole molto strani e levandoseli non fece caso a quella figura che si aggirava per il suo ufficio furtivamente. Hermeppo chiuse la porta, sbadigliò e voltandosi proprio verso Luck proferì:

"E tu chi diavolo sei?"

Hermeppo era tra le nuvole, non aveva la più pallida idea di chi fosse quel tale sebbene fosse stato imprigionato da poco ma Luck non poteva farsi sorprendere, doveva inventarsi qualcosa prima che potesse avvenire il peggio.

SPOILER (click to view)

Hermeppo:

Energia: Verde
HP: 220
MP: 270
Armi: Due lame Kukuri

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6°Step: Lo Scontro

Hermeppo s'accorse della faccia di quel lurido prigioniero, non credette nemmeno ad una sua singola parola e sguainando le sue due armi proferì in tono offeso:

"Come osi prenderti gioco di me pezzente, si vede dalle tue misere vesta che si un prigioniero e la tua faccia ora mi è nota... ex membro della Baroque Works."

Il marine saltò verso Luck alzando entrambe le sue Kukuri per poi, giundo a meno di mezzo metro dal fuggitivo, abbassarle velocemente e con forza cercando di colpirlo alle spalle con due fendenti. Hermeppo si accorse della mappa così si rivolse nuovamente al prigioniero dicendo:

"Hahahahaha, credi di scappare? Non ce la farai mai e poi mai... anzi, ti catturerò e ti porterò da Garp così finalmente mi darà un'altra promozione... hahahaha!!"

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7°Step: Hermeppo All'Attacco

"Tsk... Stolto..."

Hemeppo vide come il suo avversario schivò l'attacco abbassandosi ma non era riuscitò a schivare entrambi i fendenti che lo colpirono comunque alle spalle. Le due armi del marine biondo si riposero in una posa diffensiva, infatti Hermeppo aveva facilmente intuito un contrattacco e muovendo le braccia per coprire la parte sinistra del suo corpo si difese da un attacco che il prigioniero stava cercando di fare. Luck infatti era partito all'attacco con una serie di 75 calci provenienti da sinistra che si scontrarono con le braccia e le armi del marine attutendo i colpi e facendo si da non subire alcun danno.