Traffici Illegali Nei Pressi Di Alabasta

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QUARTIER GENERALE DELLA MARINA

Dagli ultimi rapporti e dagli ultimi aggiornamenti siamo ormai certi di alcuni traffici illegali di armi che alcuni filibustieri stanno cercando di portare a termine per rifornire un esercito sconosciuto che presto passerà all'azione sul terreno sabbioso di Alabasta a scopi a noi ancora ignoti. Molti dei nostri agenti sono già stati collocati in varie zone del continente per evitare che una guerra possa prendere atto ma, per evitare eventuali fallimenti, è neccessario che le scorte d'armi non arrivino mai a destinazione.

Il Quartier Generale ha quindi commisionato a Lei e ad un suo collaboratore di Divisione tale incarico; non che scoprire colui o coloro presiedono tale traffico, catturarli e consegnarli alla giustizia. Un'imbarcazione è già pronta nel molo di Enies Lobby carica di tutta l'attrezzatura di cui avrete bisogno, essa salperà nel giro di 48 ore. Non sono ammesse assenze e ritardi.

Il Grande Ammiraglio,
Sengoku

Una simpatica lettera giunse nelle mani dei diretti interessati che, come primo obbiettivo, avevano il compito di dirigersi ad Enies Lobby e imbarcarsi sulla nave a loro predisposta. La missione non era affatto semplice, i due marines erano solo a conoscenza che dei pirati o un'organizazione stava agendo in gran segreto per rifornire illegalmente degli eserciti di armi ma che piano seguire? E come comportarsi? Per questo motivo la missione era molto delicata e non permetteva errori... non rimaneva altro che imbarcarsi ed eseguire la missione passo per passo, era tutto nelle mani dei due marines.

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1 Step: Partenza e Arrivo

Giunsero così, dopo tanta attesa, al molo di Enies Lobby. I due marine s'incontrarono e si riconobbero a prima vista ricordando i loro incontri passati... era buona cosa, ciò significava che entrambi erano consapevoli delle loro capacità e sarebbe stato più facile per loro aiutarsi a vicenda.

Una strana imbarcazione si avvicinò al molo e un signore, non che il capitano di quella navicella, esclamò:

"Ben arrivati! Vedo che non vi siete fatti attendere, bene. Allora siamo pronti per salpare."

La nave, se così si poteva chiamare, aveva delle dimensioni molto ridotte, aveva una capacità pari a non più di 5 cinque persone a bordo e la sua forma era molto logilinea e stretta. Il fondo della nave era rivestito di Algamatolite Marina e ancorate alla poppa vi erano quattro eliche che, al comando del comandante, si sarebbero abbassate fino ad immergersi totalmente in acqua e, all'accensione di un Breath Dial, esse avrebbero incominciato a muoversi spostando l'acqua e mettendo in movimento l'imbarcazione. Era un sistema studiato appositamente per missioni di quel genere cioè nel dover muoversi da un posto all'altro in poco tempo e senza dover sfruttare le correnti marine o il vendo... in quel modo sarebbero giunti a destinazione entro 14 ore.

Saliti tutti a bordo il comandante disse:

"Accomodatevi pure nelle prime due cabine e fate come se foste a casa vostra, il viaggio durerà all'incirca 14 ore e giungeremo a destinazione intorno alle 3 di notte così sarà più facile per noi avvicinarci alla costa senza essere visti. Nelle cabine troverete ciò che vi occorre, cioè 1 Lumacofono da Polso per ciascuno per poter comunicare l'un l'altro nel caso vi divideste e 1 Lumacofono Nero che vi permetterà di intercettare altre conversazioni."

Detto quello che doveva dire il comandante si ritirò sotto coperta, avviò la strana imbarcazione e si mise al timone puntando, grazie ad un Eternal Pose, verso l'isola chiamata Crandor.

14 ore dopo...

Passate le quattordici ore si poteva notare un cielo non molto luminoso, solo qualche stella in cielo e una mezza luna che ogni tanto veniva offuscata da una nuvola di passaggio, erano le condizioni giuste per agire nell'ombra ed avvicinarsi alla costa senza essere visti.

"Ragazzi siamo arrivati, il mio compito per voi si conclude qui, ora devo andare verso Alabasta... spero ci rivedremo al termine di questa missione, buona fortuna!!"

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2° Step: Messaggio in codice, i primi indizi.

Era notte fonda, il cielo era buio e tenebroso spezzato solamente da qualche stella in cielo che sembravano formare un disegno spezzato nel firmamento. C'era anche una fioca mezza luna a far compagnia ai due marines ma di tanto in tanto veniva oscurata da qualche nuvola di passaggio. L'isola era rigorosamente costituita da un fondo roccioso, non vi erano grandi arbusti e nemmeno una vegetazione rigogliosa tranne qualche cespuglio disperso qua e la e parti di roccia coperte da muschio. Dal livello del mare, l'isola, si innalzava di 300 metri man mano ci si addentrava verso l'interno e sulla cima vi era una costruzione che sembrava essere un antico castello abbandonato: forse era la base nel quale erano riposte le scorte d'armi.

Come avrebbero dovuto agire in quel momento i due marines? Era una bella domanda, andare subito all'assalto del castello avrebbe potuto essere pericoloso e poi servivano più informazioni ma un fondamentale aiuto, proprio in quel momento, squillò dalla tasca di uno dei due marines: era il Lumacofono Nero, aveva già intercettato una discussione.

"La talpa ha quasi finito il suo percorso *Bzzzzz... *Il toro può incominciare a caricare *Bzzzzz... Passo e chiudo *Bzzzz..."

Cosa significavano quelle confuse parole? Forse erano parole in codice? Di sicuro qualcosa significavano e la dietro una grande roccia si udirono dei rumori ambigui, dei passi e qualcosa che scavava. Probabilmente c'era qualcuno la dietro e chissà se aveva a che fare con la discussione appena intercettata, non rimaneva altro che andare a scoprirlo facendo comunque attenzione a non essere scoperti.